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Cronaca

JESI Scuole: «Quella psicologica è l’emergenza più importante»

Luigi Frati: «Invito tutti gli alunni ad aprirsi, a comunicare le loro ansie e i loro problemi, abbiamo tutti gli strumenti per aiutarli»

JESI, 3 marzo 2021Aumentano i contagi sul territorio e all’interno delle scuole, nelle quali spaventa la circolazione della variante inglese.

Da oggi siamo in zona rossa con il ritorno alla Didattica a distanza al 100% in tutte le scuole di ogni ordine e grado almeno sino a venerdì in virtù dell’ordinanza sindacale di ieri. A fronte di tutto questo alcuni dirigenti d’Istituto non nascondo la loro preoccupazione.

«La programmazione didattica ha subito e continua a subire contraccolpi – spiega il dirigente dell’Iis Galilei, Luigi Frati (foto in primo piano)- a causa delle nuove modalità di erogazione del servizio, sia come conseguenza di quanto accaduto durante il secondo periodo dell’anno scolastico 2019/2020, sia per tutte le limitazioni che stanno interessando il corrente anno scolastico. La  scuola si è dotata del Piano per la didattica digitale integrata: il Piano, elaborato da parte del Collegio dei Docenti e integrato nel Ptof e adottato nel corso dell’emergenza sanitaria per far fronte alle continue interruzioni della didattica in presenza. Il “Protocollo delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19” d’Istituto ha permesso di poter iniziare il nuovo anno scolastico nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e protezione ma nonostante ciò molti alunni sono risultati positivi e messi in quarantena con le loro classi a causa di svariati motivi e comportamenti adottati al di fuori della scuola».

«Il rischio di diffusione del virus va ridotto al minimo attraverso l’osservanza delle misure di precauzione e sicurezza, dentro, ma soprattutto fuori della scuola. Abbiamo organizzato corsi di formazione specifici sulle problematiche “Covid 19” per tutto il personale docente e non, posto particolare attenzione all’informazione per alunni e famiglie. Nell’ambito del progetto: “Genitori InFormati”, abbiamo organizzato un  seminario dal titolo “Educare all’utilizzo positivo della rete” a cura del dottor Andrea Bilotto; un altro seminario dal titolo “Dalla crisi alla crescita: cambiare in tempo di pandemia” a cura dello psicologo dottor Marco Ceppi. Un seminario dal titolo “Sars_Cov-2: Alla scoperta del virus”, a cura della dottoressa Sara Caucci dell’Università Politecnica delle Marche. Il prossimo 17 marzo il nostro istituto ha aderito alla manifestazione: “Univax Day 21: giornata di informazione sui vaccini dedicata agli studenti delle scuole medie superiori” a cura dell’Università Politecnica delle Marche in cui verranno affrontati temi quali a cosa serve il sistema immunitario e cosa significa la vaccinazione».

«Particolare importanza riveste il nostro Progetto Cic: nell’ambito del progetto sull’educazione alla salute il “G. Galilei” di Jesi ha attivato da anni il Centro di Informazione e Consulenza (Cic) che rappresenta una grossa scommessa della scuola e conferma la necessità di essere al fianco degli studenti, delle famiglie e di tutto il personale anche per problemi diversi da quelli esplicitamente legati al rendimento. Il Cic riconosce il bisogno degli studenti e non solo, lo abilita come diritto e cerca di fornire risposte, soprattutto in questo particolare momento che sta attraversando la scuola italiana. La psicologa che segue il progetto organizza incontri singoli ma anche con le classi intere al fine di favorire la consapevolezza delle proprie risorse per superare il disagio che molti stanno manifestando».

«È necessario porsi in una logica di massima collaborazione nella gestione delle numerose problematiche legate alla gestione del corrente anno scolastico con la consapevolezza che viviamo in un momento di continua emergenza: educativa, psicologica, relazionale, economica, sociale. Il nostro istituto è stato uno trai i primi in Italia, a settembre, ad aderire all’iniziativa congiunta Fimmg e Anp che ha previsto per tutti i dipendenti che ne hanno fatto richiesta, l’esecuzione del test sierologico a scuola. Si continua a navigare a vista in quanto si resta nell’attesa di decreti nazionali, ordinanze regionali, provinciali, comunali che continuano a modificare l’organizzazione scolastica in presenza».

«La nostra scuola è in costante contatto con gli alunni e le famiglie e sta rispondendo ai bisogni e alle difficoltà trasmesse attraverso vari strumenti. L’emergenza più importante è quella di ordine psicologico: molti studenti e studentesse lamentano stanchezza, demotivazione, difficoltà di gestire questa situazione di perenne mutamento e incertezza. I docenti devono continuamente rimodulare il loro lavoro che passa dalla presenza alla didattica digitale integrata repentinamente non garantendo quel dialogo educativo costante necessario ad affrontare difficoltà varie».

«Il messaggio che mi sento di inviare a tutta la comunità scolastica è quello di continuare a lavorare perseguendo il nostro obiettivo: il benessere. L’impegnarci nella scuola affrontando ostacoli e cercando si superarli ci renderà più forti e consapevoli di nuove sfide che ogni giorno si affacciano nelle nostre vite. Invito tutti gli alunni ad aprirsi, a comunicare le loro ansie e i loro problemi: abbiamo come scuola tutti gli strumenti per aiutarli in questo duro momento di crescita che stanno affrontando».

Gilberto Rossi
Gilberto Rossi

«Lo scorso anno è stato difficile, non si avevano ancora le piattaforme – commenta Gilberto Rossi, dirigente dell’Istituto comprensivo “Carlo Urbani“-. Adesso possiamo dire che siamo pronti. Le lezioni sono moduli orari da 45 minuti, per quanto riguarda la scuola secondaria, quindi complessivamente sono 22 ore e mezza la settimana che ricalcano la stessa scansione oraria della mattina».

In materia di sicurezza all’interno della scuola: «Noi abbiamo applicato in maniera molto stretta il protocollo anti-Covid, si potrebbe fare di più se gli screening fossero più frequenti e ci fosse la possibilità di effettuare tamponi quasi quotidianamente ma questo non lo può fare la scuola. La campagna di vaccinazione per gli insegnanti è partita e già questo ci conforta».

Cora Ceccarelli

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