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Liberazione Si ricorda l’80° anniversario della Battaglia di Montecarotto

Pagine da riscoprire e da riscrivere, pomeriggio di studio, oggi, in vicolo Angeloni all’ex sede del Cuppari e dell’ex Ateneo

Jesi – Proseguono le celebrazioni per ricordare l’anniversario della Liberazione della Vallesina del 1944.

Oggi 30 maggio alle 16.30, presso la sala riunioni dell’ex Istituto Cuppari ed ex Ateneo, in vicolo Angeloni 3, si svolgerà un pomeriggio di studio dedicato all’80°anno della Liberazione delle colline della Vallesina.

L’incontro sarà coordinato da Ero Giuliodori dell’Istituto Gramsci Jesi e Vallesina e introdotto da Maria Grazia Sabbatini della Federazione nazionale pensionati della Cisl di Jesi, Fabriano e Senigallia.

I sindaci di Jesi Lorenzo Fiordelmondo e di Montecarotto Giuseppe Paoloni porteranno il loro saluto.

Le relazioni saranno a cura del prof. Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Brigata Maiella, che parlerà sulla formazione della Brigata Maiella e del percorso per la liberazione delle Marche; lo storico Lucio Febo si soffermerà sulla Brigata Maiella e la Battaglia di Montecarotto, una pagina da riscoprire e da riscrivere.

Sarà proposto il racconto con foto e video della Pedalata della Libertà del Bike Team. A seguire Rosalba Cesini dell’Anpi provinciale e Ugo Grilli dell’associazione Uilp Uil di Jesi porteranno alcune testimonianze e letture. Parteciperà il “Canzoniere dell’Anpi”. Le conclusioni sono affidate a Franco Sturani dello Spi Cgil di Ancona.

Il convegno è promosso congiuntamente dai sindacati dei pensionati della Cgil, Cisl e Uil della Vallesina che in questo modo contribuiscono a mantenere viva la memoria degli avvenimenti che hanno portato alla Liberazione dal nazifascismo e al ricordo delle persone che hanno dato la vita per la libertà. I tre sindacati hanno desiderato contribuire al programma promosso dall’Amministrazione comunale di Montecarotto e dei Comuni di Arcevia, Serra de’ Conti e Poggio San Marcello al quale aderiscono le associazioni del territorio, l’Anpi provinciale di Ancona, gli istituti scolastici comprensivi di Moie e di Arcevia che si svolge con il patrocinio della Provincia di Ancona e della Regione Marche.

Gli eventi celebrativi sono iniziati il 20 aprile a Montecarotto con una giornata per i più giovani nel corso della quale si è insediato il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze e la classe I/C della scuola secondaria di I grado “Galli” di Montecarotto ha presentato “Un futuro di pace”, il progetto vincitore di “Esploratori della memoria”, concorso organizzato dall’Anmig regionale (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra) che ha coinvolto storia, italiano, geografia, arte, educazione civica.

Alla celebrazione di domenica 21 aprile, insieme alla cittadinanza, hanno preso parte i rappresentanti di tutti i Comuni coinvolti e dei Comuni di origine di quanti hanno perso la vita nella Liberazione di Montecarotto.

Gli eventi delle giornate tra il 25 e il 30 luglio del 1944 a Montecarotto causarono quaranta morti tra i soldati tedeschi e 11 morti italiani. I patrioti della Brigata Maiella con un distaccamento del Secondo Corpo d’Armata polacco affrontarono l’esercito tedesco: la resistenza della Brigata Maiella iniziò il 27 luglio 1944 e si concluse vittoriosamente dopo tre giorni.

Sotto il comando polacco operavano le truppe del Corpo Italiano di Liberazione (Cil). Parteciparono anche formazioni di partigiani locali. Cristina Gorajski, console onorario del Consolato onorario della Repubblica di Polonia in Ancona, ha fatto pervenire all’Amministrazione comunale di Montecarotto il seguente messaggio per le celebrazioni commemorative.

«Vorrei trasmettere a tutti che si alterneranno nel programma delle manifestazioni celebrative degli Eventi della Liberazione nel periodo tra il 25 luglio e il 4 agosto 1944 sul vostro territorio, il più caloroso e amichevole saluto. Complimenti e ringraziamenti anche a nome dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia e in particolare dell’Ufficio Consolare che è sempre in prima linea nel ricordare e onorare i soldati polacchi in Italia, soprattutto nelle Marche dove è stata importante la fratellanza d’armi con i patrioti della Brigata Maiella appartenente al Secondo corpo polacco, e la partecipazione del Corpo Italiano di Liberazione. Il Consolato Onorario di Ancona, che io rappresento in omaggio al contributo dato da mio padre ten. Boleslaw Gorajski, Vi prega di perdonare l’assenza a causa di impegni assunti in precedenza ma Vi assicuro la diffusione presso i nostri contatti, con l’auspicio di una prossima occasione di incontro. Infatti, esiste la possibilità di integrare un progetto polacco per cercare di illustrare le tracce dei soldati polacchi rimasti nei paesi della nostra regione fino al 1946. Si vuole così costruire una piattaforma digitale che possa permettere ai futuri visitatori di seguire queste orme con i metodi più moderni».

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