L’OPINIONE DI EVASIO SANTONI JESINA IRRICONOSCIBILE, IL CASTELFIDARDO PASSEGGIA

Il Castelfidardo passeggia al Carotti di Jesi passando sopra ad una Jesina irriconoscibile sotto ogni punto di vista. Tanto hanno giocato male i leoncelli che sono passati in secondo piano le assenze di Trudo per infortunio, di Francia, Calcina e Cardinali Nicola per squalifica, oltre alle non perfette condizioni di Tombari, Frulla ed Ambrosi comunque scesi in campo. Alla fine i tifosi hanno duramente contestato la squadra ed in particolare Traini e Brighi. Le prestazioni dei due, ma non solo, sono state al di sotto delle aspettative sbagliando tutto quello che c’era da sbagliare. Per fortuna che la classifica, almeno per il momento, per ciò che riguarda la lotta per la salvezza non coinvolge la Jesina. Il segnale d’allarme però è arrivato forte. L’undici di Bacci ha manifestato le solite conosciute lacune in fase di costruzione dei gioco, dove praticamente non esistono né idee né schemi, oltre ad un atteggiamento tattico rinunciatario. E’ venuta meno persino quello che sono le caratteristiche più evidenti della squadra: la mentalità. Qualcuno ha definito la prestazione della Jesina con la retromarcia innescata riferita al fatto che sin da subito la squadra ha assunto un atteggiamento votato più a contenere, di conseguenza non prenderle, che ad attaccare per cercare la via del gol che non venisse solo da palle inattive. Era da tempo che a Jesi gli spettatori non si alzavano per uscire dallo stadio molti minuti prima del fischio finale. E quelli che sono rimasti alla fine hanno fischiato. Questo è un altro campanello d’allarme che deve far riflettere, soprattutto i dirigenti della società, chiamati fra poco a programmare la prossima stagione. Continuare a fare campionati, dichiaratamente, solo ed esclusivamente per ricercare la salvezza e poi in corsa invitare i tifosi a sognare è una contradizione in termini. Così si rischia la reazione come di fatto è avvenuta.