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Cerreto d'Esi

VERTENZA ELICA «Il lavoro non si tocca», tute blu Elica in sciopero (video e foto)

Nuova manifestazione dei lavoratori di Elica davanti ai cancello dello stabilimento di Mergo

MERGO, 1 ottobre 2021 – «Il lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta», è l’appello dei lavoratori dell’Elica, che questa mattina hanno scioperato presso lo stabilimento di Mergo.

Una manifestazione durata circa tre ore che voleva sostenere quello che sarebbe dovuto essere l’incontro al Mise, programmato per oggi e rimandato al 19 ottobre tra vertici dell’azienda, ministero e sindacati Fim, Fiom e Uilm.

Un momento di confronto per discutere delle sorti dell’azienda e dei 409 operai che rischiano di perdere il posto di lavoro.

«Oggettivamente questo rinvio ci preoccupa – spiega Vincenzo Gentilucci, della Uilm Ancona – bisogna capire se il governo non ha degli strumenti di aiuto come noi abbiamo chiesto per far tornare le produzioni dalla Polonia, oppure se il governo in questo momento ha bisogno di tempo per comprendere quali e come mettere in campo questi strumenti».

«Perchè vuoi portare il lavoro in Polonia? Deve invece rimanere in Italia. Perchè ci vuoi sempre guadagnare solo te?», gridano i lavoratori sulle note della canzone di Rita Pavone.

«Noi oggi vogliamo lanciare uno slogan Un cuore che batte è un cuore che combatte: questa è la battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici di Elica. Non ci fermeremo finché non riporteremo lavoro in questi stabilimenti», sono le parole di Pierpaolo Pullini, responsabile sindacale Fiom per il territorio fabrianese

«Oggi – prosegue Pullini – con questo sciopero vogliamo dire che quando le istituzioni sono venute all’inizio della vertenza, a noi ha fatto molto piacere, ma ci auguriamo che non siano state solo passerelle e che seguano impegni concreti alle promesse che hanno fatto ai dipendenti. Tutti hanno detto che un piano che aveva al centro il lavoro sul territorio sarebbe stato sostenuto: noi oggi sosteniamo con forza quel piano, per togliere qualsiasi alibi all’Elica».

Trattative e piani territoriali hanno portato a lievi aperture dell’azienda, valutate però non sufficienti dai sindacati.

«Rispetto ai 409 esuberi iniziali, sono ancora 260 i lavoratori che devono trovare occupazione, siamo ancora molto lontani dall’obiettivo, – spiega Giampero Santoni della Fim Cisl gli incontri che abbiamo fatto sul territorio hanno dato segnali positivi, ma sicuramente ancora non soddisfacenti. Il territorio soffre, tutto il territorio di Fabriano e Ancona soffre, soffre fortemente della crisi industriale e dell’elettrodomestico».

I dipendenti Elica hanno «un sogno nel cuore, lavoro deve restare, nessuno deve mollare».

Nicoletta Paciarotti

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