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Cronaca

VERTENZA ELICA «No al disimpegno azienda»: martedì manifestazione dei lavoratori

La presa di posizione dei sindacati: «Si decide di sacrificare sull’altare della profittabilità e delle strategie borsistiche un’intera collettività privandola del lavoro»

FABRIANO, 5 maggio 2021 – I lavoratori Elica pronti a manifestare per difendere i posti di lavoro a rischio.

Annunciata per martedì prossimo 11 maggio, a Fabriano, una manifestazione dei lavoratori per dire “No” al piano di ristrutturazione dell’azienda presentato lo scorso 30 marzo.

Piano che porterà alla riduzione dei volumi produttivi (da 1.400.000 a meno di 400.000), chiusura di reparti a Mergo, la chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi ed il trasferimento di linee produttive in Polonia.

«Il coordinamento – scrivono in una nota unitaria i sindacati – ritiene un’offesa all’intelligenza della collettività provare a far passare il messaggio che la “scelta dolorosa” a cui Elica sarebbe obbligata per salvare un numero quantificato di posti di lavoro sulla provincia di Ancona, come se questo cancellasse i 409 licenziamenti che l’azienda ha definito irrinunciabili dovuti non ad una crisi di mercato ma a scelte aziendali di delocalizzazione di produzione, a fronte di volumi produttivi che hanno una previsione di aumento anno su anno per tutta la durata del piano».

Coordinamento che definisce considera “malvagio” il piano di ristrutturazione, perché «Nell’interesse di pochi, Presidenza, azionisti e management, si decide di sacrificare sull’altare della profittabilità e delle strategie borsistiche un’intera collettività privandola del lavoro, in un territorio già colpito da oltre un decennio di crisi e da processi di desertificazione industriale, tradendo cosi anche i valori della stessa Azienda, oltre che le persone che hanno contribuito a rendere Elica leader mondiale nel proprio mercato».

Questi i motivi che hanno spinto alla convocazione della giornata di mobilitazione, che si svolgerà a Fabriano (ancora da stabilire le modalità) per dire “no” al piano della multinazionale.

«Piano che nega il futuro dell’azienda in Italia – conclude il coordinamento – che cancella centinaia di posti di lavoro con i fatturati che aumentano, per denunciare un problema che riguarderà tutto il comprensorio e tutto l’elettrodomestico in generale, chiamando ad unirsi alla nostra lotta tutte le aziende del settore e tutto il territorio».

(Redazione)

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