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Vinitaly Con Imt 79 aziende marchigiane in vetrina a Verona 

Con 16 denominazioni di origine, di cui 4 Docg, l’Istituto marchigiano di tutela vini è una realtà unica in Italia nel suo genere

Jesi – Con tre Verdicchio nei primi 10 posti della superclassifica Top 50 dei bianchi italiani del periodico Gentleman di Class Editori – ottenuta dall’incrocio delle 5 più autorevoli guide enologiche 2024 del Belpaese (Bibenda, Cernilli, Gambero Rosso, Veronelli, Vitae) – l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) è a Vinitaly per il 56° Salone internazionale dei vini e distillati, in corso di svolgimento a Veronafiere (dal 14 al 17 aprile). 

Dopo la maratona fieristica da Parigi a Düsseldorf, Imt è presente a Vinitaly con 79 aziende rappresentate (di cui 38 in collettiva Marche e 41 con stand propri) e il consueto maxi-stand terrazzato nel cuore del padiglione 7 (stand C6-C7-C8-C9): ancora una volta un gioco di squadra nel segno del vino con la Regione Marche e il Consorzio vini piceni per una vetrina a tutto tondo sul prodotto enologico marchigiano. 

A fare da apripista nella vernice OperaWine (svoltasi sabato 13 aprile, Gallerie Mercatali), le tre etichette selezionate dalla più autorevole rivista di settore, Wine Spectator, tra i 131 vini italiani ambasciatori dell’eccellenza Made in Italy: un Verdicchio di Matelica e due Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore

E proprio il confronto tra “Jesi e Matelica: le anime del Verdicchio” al centro della degustazione guidata proposta da Imt lunedì 15 aprile alla Sala Raffaello stand Regione Marche, Pad. 7 – C9) che ha visto la wine educator Cristina Mercuri dirigere un tasting di 12 vini della fascia premium di queste Dop, dopo gli interventi del presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini, Michele Bernetti e dell’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini.

Stessa regia ma focus sulle altre 12 denominazioni tutelate da Imt nella degustazione prevista per oggi martedì, alla Sala Raffaello, che accenderà i riflettori su I Magnifici 16: in viaggio tra vini e vitigni autoctoni delle Marche. 

In programma anche un tasting – guidato dalla winemaker Eleonora Marconi – promosso dal consorzio per far conoscere i vini delle cantine socie presenti nella collettiva regionale a buyer esteri dell’Europa centrale, selezionati in collaborazione con Italian Trade Agency, con un incoming da Austria, Paesi Bassi e Francia (Sala Li Madou, stand Regione Marche).

Sul fronte dei convegni, lunedì scorso, alla Sala Raffaello, il presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini, Michele Bernetti, ha partecipato a quello su “Radici profonde, visioni future: l’evoluzione del vino marchigiano” con la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini e del presidente del Consorzio vini piceni, Simone Capecci. 

Il “Futuro delle denominazioni: sottozone o Uga?” è invece il tema del convegno di attualità, in calendario domani, mercoledì 17 aprile (ore 10, Sala Raffaello), che vedrà dialogare Attilio Scienza, esperto internazionale del settore nonché professore ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine (Slow Food Editore) e il presidente del consorzio, Michele Bernetti. 

I vini marchigiani protagonisti con un banco di assaggio (Cortile Mercato Vecchio) anche a Vinitaly and the City, il fuori salone dedicato ai winelover tenutosi nel centro storico di Verona dal 12 al 15 aprile.

Con oltre 500 aziende associate per 16 denominazioni di origine – di cui 4 DocgImt è una realtà unica in Italia nel suo genere. Oggi il consorzio, che quesst’anno festeggia i 25 anni dalla sua nascita, rappresenta l’89% dell’imbottigliato della zona di riferimento e la maggioranza delle esportazioni di vino marchigiane. Infine, con oltre 7.500 ettari tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino incide per il 45% sull’intera superficie vitata regionale.

Le 16 denominazioni di origine tutelate da Imt. 4 Docg: Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Conero Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva, Vernaccia di Serrapetrona. 12 Doc: Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, I Terreni di San Severino, Lacrima di Morro d’Alba, Pergola, Rosso Conero, San Ginesio, Serrapetrona, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica.

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