Cronaca
JESI “INSIEME CIVICO” E LA GUERRA ALLE PARABOLE SATELLITARI
28 Febbraio 2016
JESI, 28 febbraio 2016 – Insieme Civico dichiara guerra alle parabole satellitari; il consigliere comunale Marco Giampaoletti presenta in proposito una interrogazione che si conclude con due precise richieste al Sindaco e all’assessore competente.
Tutto parte dal presunto mancato rispetto di una specifica norma varata dall’Amministrazione comunale, in particolare all’Art. 67 ter “inerente alla installazione degli apparati di ricezione satellitare” . Questo articolo detta precise disposizioni su come e dove installare le parabole satellitari che non possono deturpare il decoro della costruzione; in particolare Giampaoletti ricorda che le antenne devono essere installate sulla copertura degli edifici sul versante opposto alla pubblica via. Qualora questa soluzione fosse tecnicamente impraticabile, l’antenna parabolica andrà posizionata ad una distanza dal filo di gronda tale da non renderla visibile dal piano della strada e comunque rispettando il profilo del tetto stesso (colmo). Condizioni particolari che non rendessero possibile soddisfare questi requisiti dovranno essere dichiarate e descritte”. Un bel vincolo, non c’è che dire, una disposizione che, a giudicare da quanto è possibile vedere sia nelle periferie, così come nel centro cittadino e persino su locali pubblici, pochi rispettano. Così come non tutti sanno che le stesse parabole dovrebbero essere di un colore che ben si armonizzi con il manto di copertura dell’immobile. A giudicare da quanto riportato nell’interrogazione sarebbero tanti i vincoli imposti ai possessori di antenne paraboliche, oltre al posizionamento delle stesse si stabiliscono le dimensioni massime per una parabola ad uso collettivo, così come per una utilizzata da un solo apparecchio. Insomma troppe regole e vincoli che proprio per queste ragioni in pochi rispettano. Ecco allora che Giampaoletti sollecita il Sindaco a richiedere di “effettuare controlli con il ripristino degli impianto solamente sul tetto e lo smontaggio di quelli attuali entro 60 giorni dalla presente”.
(s.b.)
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