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Cronaca

AMMINISTRATIVE JESI 2017 PIRANI BACCHETTA BACCI: “MANCETTE ELETTORALI PER ACCATTIVARSI LA SIMPATIA DEI DIPENDENTI COMUNALI”

JESI, 30 maggio 2017 Osvaldo Pirani bacchetta Massimo Bacci.

La campagna elettorale sta entrando nel vivo ed i candidati Sindaco affilano le armi per trovare le loro giuste soluzioni ad aumentare i consensi ed al tempo stesso mettere il dito nella piaga di ciò che non va, a loro modo di vedere,  nei confronti dell’avversario politico.

L’argomento che Pirani usa per criticare il Sindaco Bacci è il premio di produzione ai dipendenti Comunali ed afferma: “Quest’anno i dipendenti del Comune hanno già ricevuto il premio di produttività che solitamente non viene mai versato prima di fine anno. Soldi, tra l’altro, messi in busta paga senza prima mostrare ai lavoratori la scheda di valutazione, snaturando così il senso stesso di questo assegno, la cui entità varia a seconda della qualità del lavoro svolto. Senza la valutazione, il dipendente non sa qual è il giudizio sul suo operato e non conosce i parametri in base ai quali viene premiato (sia mai che, di fronte ad un giudizio negativo, ovvero di fronte ad un assegno più “leggero”, il dipendente possa decidere di votare per qualcun altro…)”.

Ed aggiunge: “Versati così, questi soldi assomigliano tanto ad una mancetta elettorale elargita (con soldi pubblici) dal padrone della bottega per accattivarsi la simpatia dei dipendenti”.

Poi il candidato Sindaco del Partito Democratico va all’attacco anche sulle questioni che in questi ultimi giorni ha tenuto banco e soprattutto ciò che riguarda la questione Erap con la costruzione del grattacielo in via Tessitori zona San Giuseppe.

Pirani afferma: “L’aria di campagna elettorale smuove Bacci, che tra un asfalto fresco e una potatura, pare abbia pure trovato il coraggio per andare a parlare con l’Erap sulla questione della torre. Finalmente! Insomma il sindaco contabile è tornato in forma proprio come 5 anni fa, quando prometteva tuoni e fulmini contro i proprietari dell’ex zuccherificio, salvo poi stendergli il tappeto rosso una volta conquistata la poltrona”.

 

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