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CALCIO & BASKET LA RUBRICA “L’OPINIONE” DI EVASIO SANTONI

Due punti persi o un punto guadagnato? E’ questo l’interrogativo dopo il pareggio interno della Jesina contro il Monticelli. Il dibattito è aperto. Ciò che mette tutti d’accordo è il fatto che per i leoncelli si tratta del settimo risultato utile consecutivo e che la gestione Bugari non ha mai perso. Contro gli ascolani la squadra ha giocato come il tecnico di casa voleva e come al termine della partita ha commentato: non si doveva rischiare nulla, non ha rischiato; l’importante era non perdere, ha pareggiato. Si potrebbe banalizzare così l’andamento del match ma il fatto che non si giochi per vincere lascia l’amaro in bocca. Anche e soprattutto agli sportivi che sempre in numero minore si presentano al Carotti: nella giornata del leoncello contro la Civitanovese i biglietti venduti non hanno superato le 500 unità, contro il Monticelli solo 250. Vero che il turno infrasettimanale, che poi ha visto in campo tutte le squadre del girone, potrebbe aver lasciato qualche segno sul piano fisico atletico ma è pur vero che la Jesina ha affrontato un avversario che fino ad oggi ha subito bel 44 reti (una media di quasi tre reti a partita) alla quale la Jesina non è riuscita a fargliene più di una. Dunque sul banco degli imputati la mentalità. L’organico della Jesina è stato costruito per vincere, per raggiungere i play off, questo non va mai dimenticato perché programmato e dichiarato, utilizzando anche i giovani under per vincere l’altra classifica, quella dei ‘Giovani D Valore’. Se così non fosse non si capisce perché Vagnoni è stato esonerato ed al suo posto ripreso Bugari. Di conseguenza essendoci mezzi e uomini per ottenere questi traguardi è cosa buona e giusta sfruttarli. All’atto pratico l’undici anti Monticelli doveva essere scelto con il classico modulo a due punte. Se Shiba doveva rifiatare perché non è stato utilizzato Pierandrei? Altrimenti l’impressione è che quello che era una promessa sta per essere definitivamente dimenticato. Poi l’esclusione di Cameruccio: non ci convince il fatto che nelle precedenti uscite aveva speso tanto. Oltre alla posizione tattica, almeno nel primo tempo, di Serantoni e Sassaroli, mai visti nella metà campo avversaria. Insomma un punto studiato a tavolino prima di giocare non porta benefici. Sapendo benissimo infine che l’utilizzo degli under deve essere più convincente e decisivo visto che la Jesina sta scivolando indietro dalle posizione utili del podio, quelle che alla fine portano ossigeno alla società. Certo non discutiamo la scelta tecnica di utilizzare Niosi tra i pali anche perché se al suo posto giocava Tavoni poco o nulla sarebbe cambiato. Questo però contrasta con la scelta estiva di riconfermare Tavoni.

L’Aurora basket dopo aver vinto a Forlì nel turno infrasettimanale ha perso malamente a Roseto. Nella giornata in cui uno dei due americani ha avuto una prestazione sotto tono la squadra si è sfaldata, merito degli abruzzesi che hanno giocato con grande intensità dimostrando voglia di vincere.  Questo passo falso ci poteva e ci può stare. L’obiettivo della salvezza è ancora tutto concreto ed ora sarà necessario ritornare al successo domenica prossima in casa contro Udine dove coach Cagnazzo dovrebbe anche riavere a disposizione Battisti oramai pronto al rientro dopo l’infortunio. A questo punto della stagione dieci punti in classifica generale non sono tanti ma neanche pochi. Gli stessi del girone d’andata dello scorso campionato. Ora, per completare la prima fase, di gare a disposizione per far altri punti ce ne sono tre di cui due a Jesi (Udine e Verona) ed una in trasferta a Trieste. Con l’aggiunta della prima di ritorno ancora al Palatriccoli contro Mantova. Un percorso che potrebbe o dovrebbe segnare una dimensione precisa di quello che l’Aurora si potrà o dovrà attendere per capire con quale finale di stagione sarà chiamata a confrontarsi.

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