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CALCIO & BASKET LA RUBRICA “L’OPINIONE” DI EVASIO SANTONI

Il calcio femminile esulta, l’Aurora basket festeggia, la Jesina piange.

E’ stato un week end sportivo estremamente positivo se si escludono i leoncelli che hanno preso tre gol a Fermo confermando in lungo ed in largo le tante perplessità tattiche e tecniche maturate sette giorni prima dopo il pareggio interno contro il Monticelli.

L’undici femminile ha conquistato la prima storica vittoria in serie A. Erano diverse domeniche che la squadra di Giovanni Trillini ci provava senza peraltro mai riuscirci. Contro il Como c’è stata anche la prestazione e questa ha aperto spiragli di speranza che lasciano intravedere come ancora si possa puntare alla salvezza. La classifica in questo momento parla chiaro. Detto che al comando c’è la Fiorentina con 26 punti, in coda appaiate a quota 3 ci sono Jesina e San Bernardo. Tre punti nel gradino superiore a quota 6 San Zaccaria e Como. A quota 7 il Chieti che alla ripresa ospiterà proprio le leoncelle. Salvarsi sarebbe fondamentale per dare consistenza e continuità al movimento jesino che dalla sua ha il gran vantaggio di avere una rosa composta da atlete giovanissime molte delle quali solo sedicenni che garantirebbero un futuro certo.

La vittoria dell’Aurora ha il sapore di aver centrato il primo step della stagione. Era assolutamente vero, e non retorica, che il campionato del quintetto di Cagnazzo, dopo le prime tre vittorie in altrettante gare ad inizio stagione, sarebbe iniziato dopo il tour de force contro le avversarie più forti del girone: le due bolognesi e Treviso. All’atto pratico così è stato e contro Udine, oltre ai due punti, la squadra è riuscita a coinvolgere tutti i suoi sostenitori non solo applicando al meglio il piano partita ma giocando con carattere e determinazione appassionando tutti i presenti. Il popolo arancio blu ora si sente rappresentato da questo team nella convinzione che fino alla fine si possa ancora raccogliere punti e soddisfazioni.

Giornata nera invece per la Jesina. Ci sembra essere ritornati ai periodi più difficile dello scorso campionato. Nelle ultime due partite, un punto, si è sbagliato troppo ad iniziare dalle scelte. Contro una squadra che di recente ha dimostrato di saper anche perdere, il Monticelli in casa contro la Sanmaurese, la Jesina era stata schierata volutamente, perché ammesso dallo stesso allenatore, per non perdere. Ed allora in campo tanti centrocampisti ed un sol attaccante. A Fermo, contro la prima della classe, la Jesina è stata impostata con pochi centrocampisti, e quelli mandati in campo con poche caratteristiche di fisicità e di contenimento, e tanti attaccanti. Considerato che il campo alla fine restituisce sempre la verità a Fermo si è perso con tre gol nel sacco.

Così non va: così non può andare.

Quando Bugari è stato richiamato a Jesi a sostituire Vagnoni aveva dichiarato che questa Jesina qualitativamente è valida, un po’ meno quantitativamente. In campo non lo dimostra, lo dicono i risultati. Inoltre ci piacerebbe conoscere il motivo perché Pierandrei non viene mai utilizzato e quale sarebbe l’undici titolare che Bugari ha in mente visto che tanti giocatori vengono schierati, una domenica si l’altra no, specialmente gli under, in ruoli o con funzioni tattiche diverse.

Da anni i leoncelli non vincono niente.

Nel 2008-09 hanno conquistato la Coppa Marche d’Eccellenza. La stagione successiva la Jesina ha perso la finale play off nazionale contro il Kras ed è stata ammessa comunque in serie D. Nel 2010-2011 ha centrato i play off e poi nulla più.

Non ci sembrano gran risultati e, continuando di questo passo, anche se le aspettative iniziali prevedevano i play off, anche per questa stagione ci si dovrà accontentare, almeno questo lo auspichiamo e speriamo che si verifichi, della salvezza senza patemi d’animo.

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