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Chiaravalle La città della Montessori con Pesaro è la più inquinata delle Marche

Maglia nera per la qualità dell’aria: «Governando questa Amministrazione senza una visione e senza coraggio ci troviamo oggi con questo triste primato», afferma il capogruppo consiliare del Pd, Jacopo Falà

di Gianluca Fenucci

Chiaravalle, 12 gennaio 2023 Smog, la maglia nera nelle Marche la indossano Pesaro e Chiaravalle.

Nella cittadina che ha dato i natali a Maria Montessori si respira un’aria tutt’altro che salubre, visto che con il capoluogo di provincia pesarese si contende il primato negativo dell’intera regione Marche.

Ma evidentemente Sindaco e amministratori comunali di Chiaravalle non avvertono che la qualità dell’aria non è buona e che la concentrazione di Pm10 è alta in diversi giorni dell’anno.

Né il sindaco Damiano Costantini né l’assessore comunale all’ambiente Ettore Togni, infatti, sono raggiungibili: nessuno risponde al telefono e in Comune non c’è traccia di loro.

Eppure la situazione dell’aria a Chiaravalle non è delle migliori perché il limite di 50 ug/mc è stato raggiunto o superato per 31 giorni nel corso del 2022.

Altri 4 giorni e sarebbero dovute scattare le misure anti inquinamento che Regione e Comuni aggiornano ogni anno.

«I risultati di queste due centraline si ripetono negli anni – ha spiegato la direttrice dell’Arpam Rossana Cintoli – e gli sforamenti sono concentrati soprattutto nei periodi più critici, ovvero quelli invernali a cavallo tra dicembre, gennaio e febbraio».

Eppure in Comune nessuno fornisce spiegazioni.

Jacopo Falà, capogruppo consiliare del Pd, invece, afferma che «da 5 anni, inascoltato e solitario, pongo in Consiglio comunale la questione delle emissioni visto che Chiaravalle è la città più inquinata delle Marche».

«Le tante proposte presentate, – continua – da quelle relative alla istituzione di zone 30, alla revisione del traffico veicolare nel centro storico, in particolare Piazza Mazzini e Corso Matteotti, alla possibilità di realizzare la strada di bordo, non solo sono state sempre respinte, ma sono state oggetto di derisione, con la tipica arroganza che caratterizza questa Amministrazione».

«Avevano previsto nel programma elettorale un referendum sulla pedonalizzazione del corso che ovviamente non si è mai tenuto, l’ennesima promessa da marinai. Per intervenire su un tema così delicato si potrebbe scontentare qualcuno e dunque la maggioranza ha sempre preferito fregarsene del tutto del tema dell’inquinamento, preferendo occuparsi di maquillage vari, asfaltature e altri interventi spot. Governando senza una visione e senza coraggio – conclude Falà – ci troviamo oggi con questo triste primato».

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