CHIARAVALLE “Musica per la vita”, al Teatro Valle lo spettacolo sulla Shoah

Il recital a cura della Corale Santa Lucia è stato l’occasione per celebrare la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre

CHIARAVALLE, 15 febbraio 2020 – Successo ieri sera al Teatro Valle per il recital “Musica per la vita”, presentato il 3 febbraio scorso al Teatro Pergolesi di Jesi, a cura della Corale Santa Lucia. 

Sia Jesi che Chiaravalle hanno conferito la cittadinanza benemerita alla senatrice a vita Liliana Segre e questo spettacolo è stata un’altra occasione per celebrare il riconoscimento.

«Da alcuni mesi ci siamo dedicati a iniziative sui temi della pace e della memoria che non dobbiamo mai stancarci di celebrare – ha sottolineato Francesco Favi, assessore alla cultura del Comune di Chiaravalle -. Un filo che ha bisogno di essere rafforzato, soprattutto per i giovani».

Poiché a Jesi il Pergolesi era stato aperto in numero ridotto di posti, impedendo a molti di entrare, la corale ha deciso di replicarlo: «Molti non avevano potuto assistere – precisa Daniele Rossetti, presidente della Corale -. Anche questa replica ha avuto un buon successo e siamo molto soddisfatti dell’accoglienza del pubblico e dell’Amministrazione di Chiaravalle».

Lo spettacolo porta la firma di Maria Beatrice Calai, direttrice della Corale: «Un lavoro dedicato al Giorno della memoria, in con collaborazione con Danza in Tondo – spiega – Il lavoro è un susseguirsi di canti dalla tradizione ebraica o da brani di film che trattano l’argomento».

Coordinatrice scenica è Eleonora Peroni: «Lo spettacolo ripercorre il tema della memoria con la leggerezza della musica. La storia al centro del palco è il coro, da cui come rami partono le sottostorie di personaggi realmente esistiti, come ad esempio Liliana Segre interpretata da Luana Coppa».

I balli sono stati coordinati da Lorenza Gresta, mentre Maria Elisabetta Santarelli, diplomata al conservatorio, è la vocal coach del Coro Santa Lucia: «Spettacolo ideato un anno e mezzo fa. C’è una carica emozionale non indifferente, tutti i componenti del coro danno prova di grande abilità».

Liliana Segre aveva ringraziato la città di Chiaravalle con una sua missiva: «Signor Sindaco, membri del Consiglio, cittadini, è per me motivo di orgoglio essere diventata una di voi, cittadina di Chiaravalle. La proposta è stata da me accolta con entusiasmo perché è l’abbraccio di un’intera comunità unita e solidale che mi accoglie. Il conferimento di una cittadinanza non è mai un fatto neutro ma un trasferimento di valori, antichi come il luogo, che vengono offerti in condivisione. Quando ci si apre all’altro si arricchisce il proprio patrimonio sentimentale, sociale, culturale e si diventa biodiversi, dunque più umani. Grazie infinite, perdonate l’assenza, sono troppo stanca e la geografia non aiuta. Liliana Segre».

(e.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA