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Cingoli - Apiro

CINGOLI Discarica, la delusione di “Campagna Pulita” (parte 1)

In occasione della giornata odierna, data della prevista e mancata chiusura di Fosso Mabiglia, raccolti i commenti anonimi dei residenti “traditi”

CINGOLI, 31 ottobre 2021 – Oggi, domenica 31 ottobre 2021 doveva essere il giorno famoso della chiusura definitiva della discarica di Fosso Mabiglia

Incredibilmente, nell’ultimo mese della sua attività di sette anni e quattro mesi, sono state proposte due modifiche al design della struttura. La prima, una modifica non sostanziale, è già stata autorizzata dalla Provincia per ridurre di mezzo metro lo strato drenante pluviale.

Il secondo cambiamento, cosiddetto sostanziale, è stato quello di proporre un aumento tra 40.000 e 75.000 metri cubi in più di rifiuti non pericolosi, che manterrebbe aperta la discarica per altri due lunghi anni.

Queste proposte hanno irritato e prodotto sgomento tra la comunità locale rappresentata da Campagna Pulita. Di recente quaranta di queste famiglie hanno manifestato la loro contrarietà in un incontro tra Campagna Pulita, il Comune di Cingoli e il presidente del Cosmari Pezzanesi (sindaco di Tolentino, ndr).

Per celebrare questo “anniversario”, un comunicato che contiene tutti i commenti in occasione della mancata chiusura della discarica. 

Campagna Pulita vuole che tutti conoscano la frustrazione provata dalla comunità locale che ha già dato tanto, per troppo tempo, solo per essere ignorata e tradita dalle autorità locali responsabili di questa assoluta debacle.

Questi commenti (che trovate di seguito, ndr) sono stati tutti inviati al gruppo WhatsApp e quindi raccolti in un unico documento. Il Sindaco di Cingoli e il Presidente di Cosmari sono stati informati dei nomi dei contributori, ma si allegano i commenti anonimi per mantenere la loro privacy.

Tony Smith – responsabile Campagna Pulita 

«Blood money»

Residente 1 (1 km a sud-est della discarica).

«Da giugno 2008 combattiamo con costanza la discarica di Fosso Mabiglia. Le ultime proposte di ampliamento ci fanno sentire una rabbia incandescente per le tradite assicurazioni, che ci erano state date nel giugno 2020 dal Comune di Cingoli e da Cosmari, che la discarica sarebbe stata chiusa il 31 ottobre 2021. L’onestà prima di tutto, eppure sentiamo che la Regione ha incaricato per cinque volte la Provincia che quando la discarica fosse piena si negoziasse con il Sud delle Marche per unire lo smaltimento dei rifiuti per conformarsi alla Direttiva UE e al Regolamento Regionale Rifiuti Piano. Come può costare il doppio per tonnellata esportare i rifiuti al Sud quando costerebbe circa 3 milioni per costruire un terzo bacino e pagare 2 milioni a Cingoli in Blood Money? Con la tua riluttanza a vedere i soldi lasciare la Provincia hai anche tentato di negoziare questo costo esorbitante? La comunità che vive accanto alla ferita aperta della discarica deve continuare a sanguinare per almeno altri due anni per pagare i Vanity Projects di Cingoli. Invece dovremmo pulire insieme Il Bidone delle Marche. Speravamo di aver fatto il nostro dovere civico ed eravamo alla fine di 13 anni di interruzione per la nostra pensione. Finalmente abbiamo potuto vedere la fine dell’odore terribile e del traffico pesante e veloce in una valle un tempo incontaminata».

«La qualità della vita non sarà più quella di 10 anni fa»

Residente 2: «La mia abitazione si trova a circa 800 m dalla discarica. Dall’abitazione non vedo la discarica perché la linea di orizzonte è più alta. Una parte del mio terreno è a specchio della discarica. Ci sono molti giorni che l’odore sgradevole si avverte molto forte. In questi anni ci siamo illusi delle promesse e delle autorizzazioni scritte circa il termine di chiusura della discarica Fosso Mabiglia. Siamo stati e lo saremo ancora per lungo tempo ignorati e violentati nei nostri diritti. Viene spontaneo chiedere perché sempre e solo a me? Sono nato qui, e qui vorrei terminare la vita. Ma non in questo modo. La qualità della vita non sarà più quella di 10 anni fa».

«Un Comune che pubblicizza aria pulita e campagna sana»

Residente 3«Sono a circa 1.700m dalla discarica. Sono, diciamo, più fortunata che non vedo lo scempio. Sono dell’idea che quanto fatto dalla Regione sia vergognoso, prima di tutto perché non mettono in conto la pericolosità per gli anni a venire per la salute, secondo per le continue bugie che ci hanno detto. Sono perplessa dal Comune che pubblicizza aria pulita e campagna sana tra 10 anni, con un bel fosso di liquami? Spero che insieme si potranno fare dei cambiamenti».

«Mi sono sbagliato ad aver creduto a dei buffoni»

Residente 4: «Ho creduto in quello che ci hanno sempre promesso, che questa discarica andasse a compimento in questo anno, ora mi ricredo, mi sono sbagliato ad aver creduto a dei buffoni. Sono molto indignato».

«Cingoli ha già dato tanto per troppi anni»

Residente 5: «Ho un’attività ricettiva a pochi km dalla discarica, a Grottaccia. Penso che per un paese a vocazione turistica la proroga porti inevitabilmente a un grave danno di immagine, con conseguente perdita di competitività per tutte le attività turistico ricettive. L’ Amministrazione deve fermare la proroga. Cingoli ha già dato tanto per troppi anni».

«Questa casa è stata il nostro investimento di una vita»

Residente 6«La nostra casa è a 600 m dalla crosta purulenta della discarica ed è in piena vista dalla nostra proprietà. Sopportiamo l’orrendo odore disgraziato che induce, pericoloso se ingerito nei polmoni, oltre all’avvelenamento della terra con percolati. I camion inquinanti che vanno e vengono dalla discarica sono un pericolo per tutti noi. Questa casa è stata il nostro investimento di una vita dovendo lavorare fino a oltre 70 anni e ora non vale più nulla. Non possiamo lasciare che i nostri nipoti vengano a godersi le vacanze con noi a causa del potenziale pericolo per la loro salute. Siamo stati nutriti con bugie e promesse vuote».

«È una decisione nettamente contrastante con il voler attirare turisti»

Residente 7 (1.370m dalla discarica): «Sicuramente non è un bel biglietto da visita per il nostro bel territorio. I Comuni di Cingoli, Treia, Appignano e Filottrano, stanno promuovendo moltissimo le nostre campagne, sia per i cammini che per il bike, mi stupisce negativamente questa decisione di proroga da parte dei sindaci e degli assessori al turismo. È una decisione nettamente contrastante con il voler attirare turisti».

«Non ci vedono proprio e non capiscono»

Residente 8: «Abito ad 1,7 km dalla discarica. Non la vediamo ma la sentiamo…anche se non spesso. Non ho un’attività ma questo non significa che non mi interessi… penso che sia una vera vergogna che le Amministrazioni locali non capiscano il grave danno che fanno al turismo e soprattutto alla nostra salute…ormai quasi in ogni casa c’è un malato di tumore e non penso sia un caso… Soprattutto mi sento presa in giro come singolo, ma più che altro come comunità…non ci vedono proprio e non capiscono che il danno è per tutti, compresi i Comuni limitrofi…».

«Emana cattivi odori a volte nauseanti»

Residente 9«La mia abitazione si trova a 600m dalla discarica e posso confermare che emana cattivi odori a volte nauseanti, abbiamo sopportato per diversi anni con la garanzia che ci avevano dato sia il nostro Comune che la Provincia e il Cosmari che dopo i fatidici 7 anni venisse chiusa, ma ora sono molto deluso da tutte le Amministrazioni che hanno cambiato le carte in tavola. Io penso che il Comune non dovrebbe fare pubblicità per il turismo ma per visitare gabbiani che sorvolano il territorio di Cingoli».

«Abbiamo tentato di vendere ma con la discarica scappano tutti via!»

Residente 11 (località Castelletta, distanza 631 m): «Siamo qui dal 2005: dopo 10 anni di sacrifici come lavoratori emigrati all’estero, abbiamo sentito il richiamo della nostra terra ed abbiamo deciso di investire il frutto di tanti sacrifici in un podere di 4 ettari alla Castelletta. Abbiamo iniziato la ricostruzione con tecniche naturali rispettose dell’ambiente ed investito oltre a tanto lavoro e tempo, oltre 400 mila euro! Nel 2008 abbiamo iniziato a combattere questa ingiustizia, ma tutti, dai politici in cerca di voti, ai sindaci voltafaccia, al Cosmari e Provincia che non rispettano i patti scritti e stabiliti, all’indifferenza delle stesse persone (da qualche parte va pur fatta la discarica, l’importante è che non la becco io!) abbiamo iniziato un incubo che va avanti da 13 anni! Un incubo spesso sottile, fatto, di intimidazioni e di impotenza di fronte ad una situazione anche pericolosa di fronte a logiche di denaro e potere che si celano dietro al business dei rifiuti. Un periodo ci hanno usato anche come parcheggio dei camion della discarica buttandovici giù diverse piante e danni mai risarciti. La nostra localizzazione in termini di venti dominati, è quella più soggetta agli odori nauseanti, volevamo aprire un’attività ricettiva biologica ma a queste condizioni non è certo possibile».

Abbiamo tentato di vendere ma con la discarica scappano tutti via!  

«Insomma, sono 13 anni di impotenza mista a grande sofferenza che se solo per un giorno venisse vissuta veramente da uno di quei signori con la bava alla bocca che pensano solo ai soldi, amministratori inclusi, che se ne fregano di poche persone con scarso peso politico, e di un territorio meraviglioso pari alla val d’Orcia in Toscana, beh forse in quel caso avrebbero un po’ di misericordia nei nostri confronti. Abbiamo depositato e registrato presso un legale tutte le nostre osservazioni, rilievi e registrazioni di tutti i sotterfugi e cose passate inosservate, siamo stati zitti negli ultimi 5 anni ad ascoltare ed osservare, cose davvero disgustose. Al momento opportuno non mancheremo di agire, forse non ci sarà giustizia nemmeno allora, ma abbiamo la necessità di svuotare la nostra sofferenza ed impedire che altri come noi, italiani e non, che investono per il bene di un territorio unico, caschino in simili soprusi e vengano ingannati ed illusi per anni, senza giustizia».

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