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CINGOLI Il 25 aprile dell’Anpi, celebrazione anche ad Apiro

L’assessore Coppari, il presidente dell’Anpi, Olivieri e il comandante della Municipale, Matellicani hanno deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti

CINGOLI, 25 aprile 2020Con una cerimonia ristretta, il Comune di Cingoli e la locale sezione cingolana-apirese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia hanno ricordato il 25 aprile.

Questa mattina, infatti, l’assessore comunale alla cultura, Martina Coppari, ha deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti di via Sant’Esuperanzio (San Carlo), insieme al presidente di sezione dell’Anpi, Erasmo Olivieri, e al comandante della Polizia Locale, Sergio Matellicani.

Anche ad Apiro il sindaco Ubaldo Scuppa ha voluto onorare questa ricorrenza.

25 aprile Cingoli

Da sinistra il presidente dell’Anpi di Cingoli e Apiro, Erasmo Olivieri, l’assessore comunale alla cultura, Martina Coppari, e il comandante della Polizia Locale Sergio Matellicani

Il tradizionale appuntamento non si è potuto svolgere alla presenza della cittadinanza, per via delle misure restrittive imposte dal Covid-19. Nemmeno le associazioni di volontariato e combattentistiche non hanno partecipare, rappresentate unicamente dall’Anpi. Non c’era nemmeno il presidente onorario dell’associazione, il partigiano ultranovantenne Angelo Salomoni, residente in Piazza Vittorio Emanuele II, che non ha rinunciato comunque a indossare il cappellino e a recarsi sotto il loggiato del Palazzo Municipale adiacente.

Il partigiano Angelo Salomoni, presidente onorario dell’Anpi di Cingoli e Apiro, al loggiato del Palazzo Municipale

«Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale – spiega in un comunicato stampa la sezione Anpi di Cingoli e Apiro – di partecipare alla cerimonia in segno di unità e anche in rappresentanza delle associazioni combattentistiche e delle associazioni di volontariato, che purtroppo non è stato possibile invitare a presenziare direttamente. Siamo in un momento storico senza precedenti per il nostro Paese, è molto difficile parlare di festa. Il numero delle vittime del Coronavirus è elevato, la crisi provocata dall’inattività forzata ha portata mondiale e soprattutto si prospetta un periodo di gravissima difficoltà sociale ed economica. La storia ci insegna che simili situazioni sono fortemente pericolose per la democrazia».

25 aprile Cingoli

Da sinistra Erasmo Olivieri e Martina Coppari

Il 25 aprile è comunque una data importante anche per la città di Cingoli.

«Proprio in questo momento così drammatico – continua l’associazione –  non possiamo rinunciare al 25 aprile. Non è stato possibile celebrare la Liberazione nella dimensione collettiva che esprime al meglio l’essenza di una ricorrenza come questa: quella stessa essenza, però, non viene meno, anzi oggi più che mai se ne fa sentire il bisogno. Il 25 aprile, come ha ricordato il Presidente Emerito dell’Anpi, Carlo Smuraglia, “è il ricordo di coloro che dettero vita non solo alla Liberazione, ma anche alla rinascita dell’Italia, ed alla preparazione di una Costituzione che uscisse dall’esperienza della Resistenza, nel grande incontro tra persone tanto diverse per ideologie, per conoscenze, per provenienze, per cultura, per formazione, ma tutti concordi – anche nei momenti più difficili – nel puntare tutto sulla riconquista della libertà e la costituzione di un sistema fondato sulla persona umana, sui suoi diritti imprescindibili e sui suoi doveri inderogabili, a partire dalla solidarietà”».

È il giorno del ricordo dunque.

«Questo – continua l’Anpi – è dunque per noi, prima di tutto, il 25 aprile, il giorno della Liberazione, della memoria, della conoscenza di ciò che è accaduto nel nostro Paese, dopo la caduta del fascismo che per anni aveva distrutto la libertà e la speranza di ognuno e per molti anche la vita, della riconoscenza nei confronti di coloro che hanno reso possibile costruire un Paese più giusto, più equo, più democratico».

L’associazione non dimentica chi sta lottando e soffrendo in questo periodo.

«In questo momento di profonda difficoltà – si legge – il nostro primo pensiero va alle vittime dell’epidemia, ai medici e agli infermieri che hanno sacrificato la propria vita per svolgere il proprio lavoro, a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano incessantemente per salvare tante vite, esponendosi a situazioni pericolose e troppo spesso senza l’adeguata tutela. Pensiamo che in questa fase così drammatica i valori che idealmente rappresenta il 25 aprile siano quelli che devono ispirarci nel momento in cui ci guardiamo attorno e pensiamo al futuro, perché il senso di unità nazionale non si perda in diffusi egoismi e meschinità, perché nessuno sia lasciato indietro».

25 aprile Cingoli

Le iniziative non finiscono qui. L’Anpi, infatti, ha chiesto di esporre la bandiera tricolore dalle finestre delle proprie case e di intonare, alle 15,  “Bella Ciao”.

«Alle associazioni al Presidente onorario dell’Anpi Angelo Salomoni, al caro Vincenzo Maggiore e a tutti i cittadini che non hanno potuto partecipare attivamente alla cerimonia – chiude il comunicato – va il nostro affetto, la nostra sentita riconoscenza e il nostro augurio di tornare al più presto a festeggiare nella dimensione collettiva che contraddistingue la tradizionale cerimonia».

25 aprile APIRO

Il sindaco Ubaldo Scuppa davanti alla chiesa principale di Apiro

Ad Apiro, invece, la stessa cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Ubaldo Scuppa, del vice Roberto Morelli e del parroco don Giuseppe Staffolani, i quali si sono presentati davanti ai principali monumenti del paese e delle frazioni, depositando corone d’alloro.

Giacomo Grasselli

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