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CINGOLI Ospedale, Marchegiani a Liguori: «I nostri servizi al minimo sindacale»

Non è piaciuta la presa di posizione del coordinatore jesino del Tribunale del Malato, il nosocomio lamenta la mancanza di due medici, l’Area Vasta 2 ha deciso di sostituirli a richiesta da Fabriano e Jesi

CINGOLI, 21 luglio 2021 – C’è un’emergenza medici all’ospedale di Cingoli e la popolazione ha bisogno di risposte. La struttura cingolana, facente parte dell’Area Vasta 2 anconetana, ha una carenza di due dottori nel reparto Dpa (degenza post acuzie) e una soluzione temporanea sta fronteggiando in parte questa situazione.

Lo riporta la consigliera comunale di minoranza di “Centrodestra per cambiare”, Maria Catia Marchegiani, infermiera da poco in pensione e da anni attiva nella difesa dell’ospedale cingolano.

Due mesi fa circa in una riunione del dipartimento medico delle strutture sanitarie dell’Area Vasta 2 di Jesi, Fabriano e Senigallia è stato deciso di coprire la mancanza a Cingoli con i dottori delle tre strutture anconetane. I medici dell’ospedale di Senigallia sono stati esclusi da tale accordo “tampone perché sono già impegnati anche nelle attività del pronto soccorso locale.

Finora l’ospedale di Fabriano ha inviato a Cingoli una dottoressa, mentre da Jesi arriveranno nelle prossime settimane 4 medici di guardia

Si tratta di controllare, visitare e curare i 30 pazienti esclusivamente del reparto Dpa, mentre per “Cure intermedie” rimangono a disposizione i medici già in organico. Quando di notte, invece, c’è necessità di coprire tutto l’ospedale, i medici del 118 di Ancona, Fabriano, Jesi e Cingoli a turno coprono tutta l’attività del punto di primo intervento. 

Nello specifico, mancano un medico a tempo pieno ed un altro part time. L’Area Vasta 2 aveva diramato un avviso pubblico, in cui erano stati chiamati tutti gli interessati i quali, però, hanno rifiutato Cingoli come luogo di lavoro. La carenza è causata da dottori andati in pensione, che si sono licenziati o che sono stati trasferiti. 

Francesco Pacetti e Maria Catia Marchegiani

Nel recente comunicato del coordinatore del Tribunale del Malato di Jesi, Pasquale Liguori, c’è stato un riferimento proprio a questa situazione. L’attacco non è piaciuto a Maria Catia Marchegiani, consigliera comunale di “Centrodestra per cambiare.

«Liguori sa – si domanda l’infermiera in pensione ora rappresentante politica – che a Cingoli ci è stato dato il minimo sindacale? Non ci stanno regalando niente, è quello che ci spetta per legge, anzi, i servizi sono al di sotto degli standard per una struttura come la nostra. Questa è una situazione d’emergenza che si sta tamponando. Non capisco per nulla questa polemica: capisco che a Jesi manchino i medici, ma non è mica colpa dell’ospedale di Cingoli. Occorre avere buon senso quando si parla di un bene comune come la sanità».

Devono essere cercate altre soluzioni.

«Io e Francesco Pacetti di “Centrodestra per Cambiare” – prosegue la consigliera – vorremmo che sia fatto un avviso pubblico per medici, specificando il bisogno del reparto Dpa dell’ospedale di Cingoli: chi parteciperebbe saprebbe dove andrebbe a lavorare. L’avviso, ora come ora, non è adeguato alla necessità della struttura cingolana, perché permette al medico di scegliere il luogo di lavoro all’interno dell’Area Vasta 2».  

La struttura del “Balcone delle Marche” continua a presentare grandi criticità.

«Non siamo soddisfatti per nulla – continua Marchegiani – perché da anni devono garantirci specialisti come un medico strutturato, il cardiologo, il ginecologo, una radiologia con un medico strutturato proprio e non dipendente da Jesi. L’Area Vasta 2 deve dare all’ospedale di Cingoli quello che gli spetta per legge, le norme sono chiare».

Ritornando al comunicato del Tribunale del Malato, la consigliera comunale spiega la sua contrarietà.

«Liguori – dice Marchegiani – con il suo comunicato, non ha attaccato solo Saltamartini, il quale non ha bisogno di essere difeso da noi, ma ha attaccato l’ospedale di Cingoli, facendolo passare per un gioco politico, quando invece non c’entra nulla. L’assessore regionale alla sanità ha applicato la legge nazionale che c’era anche prima, anche quando c’era il centrosinistra al Governo della Regione, solo che non era stata mai rispettata. Il Tribunale del Malato dovrebbe difendere gli interessi degli utenti di tutta l’Area Vasta 2, da Senigallia a Fabriano, da Cingoli a Cupra Montana, non solo quelli degli jesini. Conoscendo Liguori, sono molto meravigliata dal suo attacco». 

La consigliera comunale annuncia che l’impegno non finirà qui.

«Combatteremo sempre – conclude – per la difesa del nostro ospedale di Cingoli. Stiamo sollecitando il sindaco Michele Vittori per andare a parlare con i vertici dell’Area Vasta 2, al fine di spiegare la situazione della struttura. Sembra che nessuno, fuori da Cingoli, abbia capito la situazione, i nostri servizi sanitari sono sotto al minimo sindacale». 

Giacomo Grasselli

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