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Cronaca

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

 


COME TE SMONTO IL DIVO

 

gioia1Una arriva a 40 anni e capisce che di certezze nella vita ce ne sono veramente poche. Ma la cosa incredibile è che dopo i 40 anche quelle poche si capovolgono. Un esempio? Beh, ora mi rivolgo a te, donna eterosessuale con attività cerebrale e ghiandolare nella regola che hai vissuto la tua adolescenza negli anni ’90: ma te, te lo potevi immagina’ che uno che ballava coi lupi come Kevin Costner foto1finiva a sfiletta’ i tonni Riomare all’olio d’oliva?? Dai, ma queste so’ pugnalate al cuore…è cattiveria allo stato puro…ma non si può smontare un divo in questo modo! Che poi pure lui…ma come cavolo ti viene in mente, eh? No, perché io fossi stata Kevin, proprio Kevin Costner intendo, e avessi vinto un Oscar e avessi girato film da super macho come Gli intoccabili, Revenge, JFK, Robin Hood o Wyatt Earp, e, alla veneranda età di 60 anni, mentre me ne stavo bellamente spaparanzato nella mia villa a Los Angeles, avessi ricevuto la telefonata dallo sconosciuto signor Riomare dall’Italia il quale, interrompendo il mio barbecue con Susan Sarandon e Sean Penn, mi avesse chiesto “Ah, Kevin, scusa, kevin1che me la sfiletti ‘na mezza pacca de tonno?” …ma io come minimo gli facevo una pernacchione galattico e poi riattaccavo! Ma anche ‘sti attori, dico io, ce l’hanno una dignità o davanti a un assegno si calano anche le mutande?? Beh, lasciamo perdere le mutande, altrimenti il pensiero va diretto a Banderas. Mamma mia, mentre scrivo soffio, sbuffo e me sale ‘na tristezza dentro, ma ‘na tristezza… che non ve la so neanche dire.
Egregi signori miei ma soprattutto carissime signore mie: José Antonio Domínguez Banderas, nato a Malaga classe 1960, la cui scena più pudica che la mia memoria abbia registrato della sua filmografia dalle pellicole di Almodovar a La maschera di Zorro, è quella in cui lui, banderas1boccolo corvino tamarrissimo sciolto lungo il deltoide, simpaticamente appende a mo’ di quadro la signora Rebecca De Mornay ad una griglia in mezzo a una stanza. La griglia non era per la carne, non ricordo perché fossero in quella stanza, ma di certo non giocavano a briscola. Che poi a me Antonio Banderas neanche piaceva più di tanto, però, cazzarola, non si può negare che fosse un sex-symbol, el cucador latino per eccellenza, quello che se appariva in una scena prima o poi qualcuna nei paraggi “faceva ‘na finaccia”, insomma! MA TE CE PUOI LONTANAMENTE PENSA’ CHE UNO A 30 ANNI TE DISEGNA LA ZETA NTE LE MUTANDE E A 50 DISCORE CO’ LE GALLINE??banderas2 Io ve lo giuro che tutte le volte che in tv passa lo spot del Mulino Bianco co’ sto ciambotto che fa le domande a Rosita, c’ho ‘na mezza chilata de estrogeni che me se suicida! Ma non è possibile distruggere un mito in questa maniera, dai… I miti sono sacri, intoccabili, sono i-n-v-i-o-l-a-b-i-l-i. Io mi rifiuto di accendere la tv e ritrovarmi Marlon Brando che vende la carta igienica, Rambo che sponsorizza i pannolini anti-incontinenza o Richard Gere che se infila la dentiera Kukident! Ma su!! .…ma perché calpestare in questo modo i beati ricordi della fanciullezza di una persona?? Perché gettare palettate di imbecillità sui nostri sogni più rosa??? George Clooney dopo i party col Martini e quel vergognoso “imagina” – con una M sola – per Fastweb, adesso se fa cava’ la ciabatte dal francese in cambio de ‘na cialda de caffè (mah), Brad Pitt farfuglia incomprensibili frasi col ciuffo leccato da ‘na vacca per Chanel (insostenibile), Owen Wilson con la bocca a culo de piccio’ lancia per aria il Crodino e te fa passa’ la voglia de fa’ l’aperitivo (e detto da me, v’assicuro, non è poco)…ahoo, ieri sera prima de prende sonno, co’ n’occhio aperto e n’altro mezzo chiuso, me pare pure d’ave’ visto Bruce Willis che guidava l’apetto della Vodafone: Diooo, ti scongiuro, dimmi che è stata un’allucinazione del dormiveglia! E comunque, se non ci fosse riuscita la pubblicità a frantumare l’immagine del vip che tenevate appeso in cameretta, tranquille, ci ha pensato il tempo a tirare una bella riga sopra la vostra Walk of Fame. L’elenco dei fighi di Hollywood purtroppo estinti come i dinosauri, infatti, è già lungo:  Val Kilmer (‘na mongolfiera), Nick Nolte (lo yeti), Nicholas Cage (Tutankhamon), John Travolta (tutta zocca), Alec Baldwin (un pavo’ gonfio), Russel-scatenate-l’inferno-Crowe (no comment, un vero dolore…), e poi, ovviamente, non posso non nominare luiRourke, il re della caduta ormonale a picco: bruce2Mickey Rourke. Raga’…qua siamo veramente di fronte a un lutto planetario delle ovaie. Che vi devo dire? Io quando uscì Nove settimane e mezzo ho finto di avere 14 anni pur di entrare in sala e vedere di nascosto quello spogliarello che poi è entrato nella storia del cinema. E penso che non ci fossero – e non ci sono più stati da allora – attori più belli e sensuali di Mickey Rourke e Kim Basinger sulla faccia della terra. Quindi quando oggi mi passa davanti la fisionomia scomposta de quel por’omo massacrato da boxe e botox…beh, mi viene solo voglia di fare un gran falò con tutti i perizomi che ho comprato dal 1986 ad oggi in segno di inconsolabile cordoglio.

 

 

 

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