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Cupramontana Tari e Irpef: tempo di “sbilanci” per i cittadini

L’opposizione di Tradizione e Futuro: «I conti tornano veramente per il nostro paese? Sicuramente no per le nostre tasche e per lo sviluppo di Cupramontana»

Cupramontana – Tema principale dell’ultimo Consiglio comunale il bilancio con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione: per il nostro Comune un bilancio sì in equilibrio, ma una programmazione che non guarda oltre il mantenimento dei servizi essenziali. 

Infatti, tra le varie risorse stanziate risultano cifre irrisorie rispetto allo sviluppo del paese, a partire dal turismo il cui scarso investimento viene fortunatamente compensato dall’impegno e dall’intraprendenza dell’associazionismo cuprense. 

Stesso discorso si può fare per il sostegno alle famiglie che è assai irrisorio, se si esclude il contributo alla scuola.

Altro neo, il settore dello sviluppo economico che impegna scarse risorse finanziarie, in calo da qui e per i prossimi tre anni, mentre dovrebbe essere un obiettivo da incentivare.

Riguardo il programma triennale dei lavori pubblici, a parte le opere già iniziate dalle precedenti Amministrazioni, dopo oltre due anni ad oggi ci vengono menzionati tanti progetti ma ancora senza la necessaria copertura finanziaria.

Quindi gli amministratori hanno tanti sogni nel cassetto, ma riteniamo che Cupramontana abbia bisogno invece di azioni a breve termine che rimettano in moto il paese e vadano a incastrarsi comunque in una progettualità di visione più ampia e concreta.

Questo che ci è stato prospettato è un programma di spesa che non tiene conto della situazione del paese, mira essenzialmente a mantenere la normale amministrazione e non guarda a una rivalutazione più ampia di Cupramontana. 

La maggioranza giustifica questo atteggiamento come conseguenza di probabili riduzioni di fondi statali e regionali, approvando quindi un aumento di tasse che andrebbe a coprire parte di questa previsione.
Dunque pochi servizi, ma in compenso aumentano le tasse: infatti l’anno scorso ci è toccata pagare la Tari con un aumento di circa il 7%, quest’anno è la volta dell’Irpef, stabile da circa un decennio, che ora passa dallo 0,7 allo 0,8%, sempre pescando dalle tasche di noi cittadini.

La stessa prudenza, però, non è stata tenuta da questa Amministrazione quando, appena insediati e senza troppe preoccupazioni né economiche né di comunicazione agli elettori, si sono aumentati lo stipendio che, lo ricordiamo, risultava azzerato dalle precedenti gestioni.

Senza fare troppi conti in tasca, questi ultimi aumenti non potevano essere in parte ammortizzati dai compensi precedentemente ripristinati?

I conti tornano veramente per il nostro paese? Sicuramente no per le nostre tasche e per lo sviluppo di Cupramontana.  

Tradizione e Futuro

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