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FABRIANO Calciosociale, ecco l’assist per l’ambiente

Calciosociale per la cura dell'ambiente a Fabriano

L’obiettivo sarà quello della presa in cura di un luogo della città che sarà ripulito e abbellito

 

FABRIANO, 3 gennaio 2019 – Il calciosociale è un’esperienza nata dalla mente di Massimo Vallati più di dieci anni fa a Roma, presso il quartiere di Corviale, zona difficile della capitale, legata a povertà e malavita. I fabrianesi Danilo Ciccolessi e Mattia Genovese, studenti di filosofia e membri dell’Università per la pace, stanno portando avanti un progetto di calciosociale a Fabriano.

Aggregazione e valori

Questa attività sfrutta la semplicità del gioco del calcio e la forza attrattiva che questo sport possiede al fine di creare aggregazione sociale e la diffusione di valori e tematiche collegate a quest’ultima. Le regole del calciosociale sono diverse da quelle del calcio e lo si vede già dal target a cui è rivolto. Possono infatti partecipare persone di ogni età, sesso, provenienza, con disabilità o meno, tutti insieme in squadre miste. In campo giocano sei persone alla volta e vige la norma dell’autoarbitraggio. Ogni persona non può segnare più di tre reti a partita ed è premiato maggiormente chi fa assist rispetto a chi fa goal. Tutte piccole regole che vertono verso il desiderio di generare inclusione e divertimento per tutti. Oltre a queste partite più “classiche” vi sono anche delle partite fuori dal campo: degli incontri, laboratori ed attività che trattano il tema scelto per ogni torneo e nelle quali vince la squadra che porta più persone. Nel caso fabrianese quest’anno si parla dell’ambiente.

Premio finale

Il calciosociale a Fabriano si inserisce all’interno del più ampio progetto dei due ragazzi, “Fabriano città comunitaria” il cui fine è quello di stimolare dinamiche di comunità ed è frutto della sinergia di più realtà. Anzitutto l’Università per la pace, ente della Regione Marche, e la relativa Scuola di Economia Trasformativa il cui direttore è il professor Roberto Mancini, ordinario di filosofia teoretica presso l’Università di Macerata. Inoltre fondamentale è stato il lavoro dell’Ambito territoriale 10, che ha sede a Fabriano e della cooperativa sociale Cooss Marche, che ha finanziato e curato il progetto. Sono state coinvolte tutte le realtà associative presenti sul territorio e diverse persone hanno aderito a questo “anno 0” del calcio sociale a Fabriano.

Quest’anno due squadre si contendono il premio finale, ovvero una gita a Roma presso il Campo dei miracoli, sede del primo calciosociale.

Ex convento di Sant’Antonio

Il torneo è cominciato lo scorso 24 novembre e proseguirà fino all’8 marzo alternando, nelle domeniche, una partita ad un incontro fuori dal campo. Nel primo dei due laboratori che si sono tenuti sin ora, si è visto e commentato il documentario di Leonardo Di Caprio Before the flood”, nel quale l’attore americano, da tempo impegnato per la causa ambientale, rende note le sue ricerche attraverso una serie di interviste ad esperti e potenti del mondo. Nell’altro incontro i ragazzi si sono cimentati in dei lavori di riuso della plastica e della carta. Uno degli obiettivi di quest’anno sarà la presa in cura di un luogo di Fabriano che sarà ripulito ed abbellito. Ciò avverrà proprio in due degli incontri fuori dal campo.

I luoghi scelti dal calciosociale di Fabriano hanno una forte valenza simbolica: le partite si svolgono presso la palestra della Cittadella degli studi, cuore del centro culturale e formativo di Fabriano, mentre gli incontri fuori dal campo si tengono presso le sedi del Factory, ex convento di Sant’Antonio fuori le mura, simbolo dell’impegno e del rilancio giovanili. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare, soprattutto ai laboratori al Factory, ogni domenica dalle ore 10 alle ore 12.

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(redazione)

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