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Cronaca

FABRIANO CONSIGLIO COMUNALE APERTO ED AREA VASTA MONTANA, IL REGOLAMENTO DIVIDE

Discussione dura, partita da una mozione presenta da Andrea Giombi (Fabriano Progressista)

 

Andrea Giombi, consigliere di Fabriano Progressista

FABRIANO, 25 ottobre 2019 – Veleni in coda al consiglio comunale di ieri sera, con la richiesta di consiglio comunale aperto per discutere delle criticità della sanità locale respinta in maniera compatta dalla maggioranza pentastellata.

Una proposta fatta dal consigliere comunale di Fabriano Progressista Andrea Giombi.

Una mozione pensata per chiedere di sostenere il punto nascita di Fabriano, per impegnare sindaco e giunta a farsi portavoce nei confronti della regione per chiedere al ministero di rivedere i parametri dell’accordo stato-regioni con al centro di questo dibattito la valutazione delle specifiche condizioni orografiche dei territori. Viabilità compresa.

Una discussione partita dalla mozione del consigliere di minoranza, partita dal “no” del Tar Marche (leggi l’articolo) che ha bocciato il ricorso presentato dal comune. Ritorna poi nelle parole di ieri di Giombi il percorso intrapreso anche con l’emendamento proposto dai consiglieri regionali Enzo Giancarli e Fabrizio Volpini che hanno depositato un emendamento al Piano Sanitario Regionale, con la specifica intenzione di chiedere l’istituzione di un’area vasta montana.

Prima della discussione (tesa) l’intervento della presidente del consiglio comunale Giuseppina Tobaldi, che ha sottolineato che la mozione proposta da Giombi non entrava nelle dinamiche dello statuto perché «Una richiesta del genere non è prevista dal regolamento attuale, ma soprattutto neanche da quello precedente, perché per richiederlo attualmente è necessaria la richiesta sottoscritta da un numero minimo di consiglieri. Inoltre nella mozione la richiesta è quella di convocare una capigruppo con la funzione di richiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto. Non c’è contrarietà, ma bisogna trovare la procedura corretta».

Al centro della foto il consigliere comunale di Forza Italia Olindo Stroppa

Durante la discussione la “conta” da parte delle minoranze delle mancanze a livello di personale del “Profili” con il forzista Stroppa ad ipotizzare «Un progetto regionale per sminuire la sanità dell’entroterra, e sminuire l’ospedale di Fabriano. La nostra attenzione deve riguardare tutti i reparti. Bene l’emendamento di Giancarli e Volpini, ma cavalchiamo questa situazione insieme a tutto l’entroterra. Dobbiamo coinvolgere tutti».

Entrano nelle dinamiche del regolamento i pentastellati, con il consigliere Giordano a criticare il corpo della mozione. «Non sono contrario al consiglio comunale aperto, ma non era necessaria una mozione per chiedere una capigruppo così come non è possibile presentare atti da emendare. Faremo la capigruppo, anche in brevissimo tempo, siamo concordi su tutto ma il nostro voto negativo è per la questione procedurale». 

Quindi il voto

Compatti i pentastellati, così come compatte le minoranze nel votare a favore della mozione di Giombi. Mozione respinta e presidente del consiglio comunale disposta a convocare una capigruppo a stretto giro di posta per organizzare e pianificare il consiglio comunale «Con la procedura corretta».

Ancora confronto sul regolamento con la dem Pallucca ad osservare il rischio di una riproposizione del tema del consiglio comunale aperto tra 6 mesi a bocciatura avvenuta, eventualità smentita seccamente dalla presidente Tobaldi che ha parlato di una mozione che impegnava la sua presidenza nel convocare una capigruppo e non direttamente un consiglio comunale.

Dal sindaco un percorso alteranativo alla mozione, poi andata a votazione: un percorso con i sindaci per un confronto territoriale legato all’emendamento Giancarli/Volpini, comunicare il cuore dell’incontro alla giunta regionale, provare a contattare al ministro e per il consiglio comunale aperto la “sola” presenza del direttore di area vasta.

Poi il voto: maggioranza pentastellata compatta per il “no” alla mozione di Giombi e quindi respinta. Astensione per il sindaco.

Giombi non ci sta

Durissimo il commento a caldo di Giombi, che puntato il dito contro i 5 stelle:  «Hanno persino bocciato di fare un Consiglio Comunale aperto con la presenza del Governatore e del Ministro della Sanità. Non si possono solo aspettare le sentenze, ma si deve intervenire politicamente per modificare l’attuale accordo Stato Regioni. Bisogna promuovere e rilanciare l’emendamento a firma dei Consiglieri Giancarli e Volpini volto alla creazione dell’Area Vasta Montana. Un territorio privo dei servizi essenziali rischia di morire e l’attuale Amministrazione a 5 stelle si sta lavando le mani. La politica non può essere questa».

(s.s.)

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