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Cerreto d'Esi

FABRIANO PUNTO NASCITA, IL TAR BOCCIA IL RICORSO

Convocato un consiglio comunale straordinario sulla sanità montana

Santarelli: “Nei prossimi giorni studieremo insieme agli avvocati la decisione del Tar e decideremo come proseguire”

 

FABRIANO, 13 ottobre 2019 Il Tar delle Marche ha bocciato il ricorso presentato dal comune.

Nei mesi scorsi infatti era stata presentata una richiesta di sospensiva per un punto nascita che  ha “stoppato” le attività il 20 febbraio.  (leggi l’articolo)

A sostegno del ricorso fabrianese si erano schierate anche le Amministrazioni di Genga e Sassoferrato (in una nota congiunta avevano ribadito “Preccupazione per un provvedimento che turba non poco l’intero territorio”) con un intervento “ad adiuvandum”. (leggi l’articolo)

Questo il commento del primo cittadino, consegnato in una manciata di righe ai social network. “Ieri pomeriggio mi hanno comunicato la decisione del TAR con cui è stato respinto il ricorso per la chiusura del punto nascita. Attendo di potermi confrontare con gli avvocati per poter dare un giudizio più compiuto”.

Nel frattempo però sempre tramite social Santarelli affronta una prima lettura: “Mi sempre però che ci siano dei passaggi che dimostrano che il TAR non sia riuscito a comprendere appieno la situazione. Due in particolare mi hanno colpito e fanno riflettere – osserva il primo cittadino fabrianese – Il primo è il passaggio in cui parlando dei tempi di percorrenza verso gli altri ospedali affermano che valgono i dati inviati dalla regione e che le altre considerazioni sono del tutto soggettive. Il secondo quando affermano che comunque in caso di emergenza il pronto soccorso interviene come per gli altri casi anche alla luce della presenza del servizio ginecologia e ostetricia”.

La stoccata

Non manca la coda polemica “Resta il fatto che l’ASUR con un atto unilaterale ha smentito una delibera della Giunta Regionale dove si diceva chiaramente che il punto nascita doveva rimanere aperto e il TAR con questa decisione ha avallato questa procedura che continuo a ritenere del tutto illegittima e mi risulta difficile capire come possa essere stata considerata corretta dai giudici”.

(redazione)

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