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Cronaca

FABRIANO INTITOLAZIONE BIBLIOTECA DEL LICEO CLASSICO A “RENZO ARMEZZANI”

FABRIANO, 29 maggio 2016 – La Biblioteca del Liceo Classico “Francesco Stelluti” da venerdì 27 maggio ha un nome e istoria la figura del professo Renzo Armezzani. Il luogo depositario del sapere e cuore della conoscenza del Liceo Classico di Fabriano è stata intitolata ad un educatore, docente e preside della scuola di grande rilevanza per la città. Renzo Armezzani, infatti, non è stato soltanto un insegnante e preside del Liceo ma ha anche molto ha scritto di arte e più in generale su varie tematiche, in particolare come collaboratore del settimanale L’Azione. Tutto questo senza dimenticare le sue fatiche letterarie tra cui “Il terzo servo” (1975), “Favole in attesa” (1987),”Parole tra anziani” (1989). Il centro studi don Giuseppe Riganelli, all’indomani della sua morte avvenuta nel 1994, ha pubblicato sotto il titolo “Ad occhi aperti” alcune sue riflessioni largamente arricchite da immagini del grande fotografo senigalliese Mario Giacomelli.

L’iniziativa, nata da una proposta del Circolo della Stampa “Marche Press” è stata prontamente accolta dalla dirigenza del Liceo e dal Comune di Fabriano e dopo aver superato i “tempi tecnici” previsti per gli adempimenti previsti in questi casi, s’è concretizzata ed ha raccolto pieno consenso, tanto da aver avuto non soltanto la presenza della figlia Maria, che vive in Veneto, ma anche da ex alunni, uno venuto appositamente da Firenze per onorare la memoria del professore che “gli ha insegnato storia e filosofia e soprattutto a scrivere”. Renzo Armezzani, era nato a Fabriano nel 1919 e prima di essere preside del Liceo, aveva insegnato per molti anni filosofia e storia nello stesso Istituto.

“Un preside – ha ricordato Antonio Pieretti dell’Università di Perugia – che nelle assenze dei professori li sostituiva impartendo docenze di filosofia seguendo il suo metodo fuori dalle righe: poneva interrogazioni sui problemi del momento e il modo di affrontarli, una ricerca continua nel dare a questa materia la dimensione quotidiana, di interpretare i fatti, sentinella della vita, lettura critica della realtà di tutti i giorni dai quali muovere per seguire i valori che contano e le prospettive da perseguire – i filosofi – ha concluso – a dispetto di quanto sembra, hanno piedi ben piantati a terra e da questa concezione Armezzani, insegnava a vivere per gli ideali, valori e principi che contano. Ideali, valori e principi che questo nostro concittadino – ha commentato Luciano Gambucci, presidente del Circolo della Stampa – riusciva a comunicare con semplicità, cogliendo l’essenza della cose narrando storie tratte dalla vita di tutti i giorni. Abbiamo pensato di dedicargli il luogo che a lui sarebbe stato più confacente – ha aggiunto il sindaco Sagramola – perché era un uomo di grande solidità, autorevolezza e sapienza e proprio per tutti questi fattori era un ottimo insegnante che sapeva relazionarsi con semplicità ed efficacia”. Il dirigente del Liceo, Francesco Orsolini, infine, ha prima reso omaggio alla signora Maria Armezzani, che ha ringraziato il Circolo della Stampa, l’Amministrazione e la scuola tanto cara al suo papà “persona di grande bontà, erudito quanto sagace, educatore amato e rispettato”; poi ha espresso “sentimento di ammirazione per un pedagogo di assoluta rilevanza, acquisito attraverso tante testimonianze raccolte e dalle letture delle sue opere che rispecchiano tra tutti gli altri valori quello delle responsabilità affidate alla scuola”.

(Daniele Gattucci)

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