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Cronaca

FABRIANO Jp Industries, i sindacati: «Il progetto industriale deve continuare»

«Necessario condividere un percorso che dia continuità e prospettiva al progetto iniziato 8 anni fa»  osservano Fim, Fiom e Uilm

 

FABRIANO, 5 marzo 2020 – Nuovo incontro nella giornata di ieri tra direzione aziendale di Jp Industries e sigle sindacali, per fare il punto sulla vertenza. Dal faccia a faccia la comunicazione che nei giorni giorni il tribunale di Ancona ha richiesto, con relativo decreto, integrazioni e/o modifiche al piano depositato lo scorso fine gennaio.

Tempo limite 15 giorni, con scadenza da oggi.

Il piano, così come presentato originariamente alle sigle sindacali ipotizzava il passaggio  dagli attuali 593 laoratori ai possibili 250 per la “new company” che dovrebbe puntare al rilancio dell’ex “Antonio Merloni” e dei tre stabilimenti  ne rimarrebbe solo uno, quello fabrianese di Santa Maria. I numeri degli assunti della newco però si andrebbero a legare alla quinquennalità del piano.

Per gli esuberi, oltre 340, prevista cassa integrazione fino a luglio e poi due anni di naspi. Previsto, secondo quanto trapelato, un piano in tre step: partenza, assestamento e sviluppo.

«Evidentemente – osservano le sigle sindacali – la complessità e la delicatezza delle condizioni a cui si è giunti, hanno portato l’azienda a sospendere temporaneamente il piano per meglio interpretare ed adeguarsi alle indicazioni ricevute».

Il monito dei sindacati

«Necessario condividere un percorso che dia continuità e prospettiva al progetto iniziato 8 anni fa – osservano Fim, Fiom e Uilm –  verificando la possibilità di utilizzo di tutti gli strumenti messi a disposizione e le strade da percorrere per garantire, in totale trasparenza, la sopravvivenza industriale e difendendo in primis l’occupazione, nell’interesse dei territori e delle centinaia di famiglie coinvolte; in questa direzione chiedono con forza all’azienda e alle Istituzioni uno sforzo straordinario».

(redazione)

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