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FABRIANO La storica Cartolibreria Lotti non si arrende ai distributori online, «aperta da 300 anni»

Giovanni (detto Gianni) è l’ultimo discendente di una dinastia di negozianti che dal 1735 gestisce ininterrottamente l’attività nel centro storico

 

FABRIANO, 4 gennaio 2020 – Ha colpito molto l’opinione pubblica nazionale la notizia di qualche giorno fa sulla chiusura di una storica merceria in Toscana. La titolare, una signora di 99 anni, si è vista costretta a lasciare la sua attività, sommersa dalle tasse e dall’obbligo, per ogni negoziante, di fornirsi di pagamento elettronico. Abbiamo voluto indagare com’è la situazione a Fabriano, parlando con il titolare di una delle attività più vecchie e longeve d’Italia, la cartolibreria Lotti, aperta ininterrottamente di padre in figlio dal 1735. L’ultimo discendente, Giovanni Sciamanna, detto Gianni Lotti, è l’attuale proprietario di questa antica libreria.

Un negozio con circa 300 anni di storia

«Sono titolare di questo negozio da cinquantasette anni, dal settembre del 1963. È una bella responsabilità perché questa attività ha quasi trecento anni di storia».

Lotti, ormai settantacinquenne, è una vera e propria istituzione a Fabriano, ma le difficoltà per la sua libreria sono sempre più grandi.

«Ci sono sempre più tasse e burocrazia» racconta, «andare avanti è sempre più complicato».

Anche l’evoluzione del commercio, con l’avvento dei grandi distributori online come Amazon o Ebay, sta incidendo fortemente sull’economia reale dei negozianti e Lotti ce lo testimonia: «Credo che un buon trenta percento delle vendite siano calate solo a causa degli acquisti su Amazon. Si vedono di continuo corrieri che vanno e che vengono. Il periodo natalizio, che si sta concludendo, è quello nel quale gli affari vanno meglio: c’è ancora molta clientela anche se internet sta portando via molto».

Il cliente tipo ha più di 40 anni

L’età media dei clienti, secondo Lotti dai quarant’anni in su, ci dà anche un segnale su come il modo di fare acquisti sta mutando da un punto di vista generazionale. Il dato riportato dal libraio è un’ulteriore conferma della generale tendenza, da parte del pubblico giovane, all’acquisto online.

Il discorso con Lotti si fa poi più generale: «Dal mio negozio vedo passare gente da una vita. Fabriano è molto bella, ma non è ancora una vera zona turistica. Anche questo non fa bene al commercio. Si visitano soprattutto le grotte di Frasassi e qualche volta si fa una tappa al Museo della Carta. Pochi visitano le bellezze del centro storico».

Incerte le speranze per il futuro: «Io ho la fortuna di avere il negozio di proprietà e non devo pagare l’affitto. Oggi la telematizzazione e la burocrazia rendono il lavoro sempre più pesante e difficile. Mio nonno è stato qui per sessant’anni. Io tengo duro per ora, poi vediamo».

La testimonianza di Gianni Lotti è l’esempio di una storia come tante attività del centro storico fabrianese hanno vissuto o stanno vivendo e colpisce come, nonostante l’impressionante longevità di questa libreria, il nuovo mercato e le crescenti tasse stanno sempre più prevalendo.

Danilo Ciccolessi

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