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Cronaca

FABRIANO “Le politiche sociali verso il futuro”, discussione sul welfare di domani

L’incontro nella giornata di venerdì, a Palazzo del Podestà. Presente anche l’assessore regionale Saltamartini

FABRIANO, 28 novembre 2021 – Palazzo del Podestà si riempie di un pubblico attento e partecipe per l’evento organizzato dall’Ambito 10 sul futuro delle politiche sociali. Lamberto Pellegrini, coordinatore d’Ambito, gestisce con maestria una ambiziosa discussione a tutto tondo sulle diverse sfide e opportunità del Welfare. In sala anche i consiglieri regionali Maurizio Mangialardi, Chiara Biondi e Anna Menghi, e i sindaci di Genga Marco Filipponi e di Sassoferrato Maurizio Greci.

A introdurre i lavori, Simona Lupini, consigliera regionale e vice-Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, che ha sottolineato l’importanza di una forte integrazione nel settore socio-sanitario per rispondere a fragilità variegate, esplose con il COVID, che ha fatto da “stress test” alla capacità del sistema assistenziale di intercettare bisogni e difficoltà.

All’europarlamentare Daniela Rondinelli, reduce dalla vittoriosa battaglia per approvare il salario minimo europeo, il compito di inquadrare la riforma del Welfare a livello europeo, dopo che la pandemia ha imposto di archiviare l’austerità degli anni passati. Le nuove strategie di Bruxelles combinano crescita economica e coesione sociale, con nuovi fondi e interventi che ambiscono a costruire un pilastro sociale dell’Unione dall’infanzia all’invecchiamento attivo: ma occorre che i territori si facciano trovare preparati, con una visione strategica e una capacità di programmare gli interventi più urgenti.

Da sinistra a destra: la consigliera Lupini, l’assessore regionale Saltamartini ed il sindaco di Fabriano Santarelli

L’assessore Saltamartini, richiamando il ruolo centrale del Welfare nella nostra Costituzione, ha sottolineato il profondo ritardo nella costruzione di uno Stato Sociale forte, presentando una fotografia della situazione nelle Marche in cui 34.000 famiglie marchigiane vivono in povertà assoluta, una situazione a cui gli Ambiti sono costretti a rispondere con circa 1 milione e 300.000 euro. L’assessore si è impegnato ad aumentare i fondi per il “Dopo di noi” e la vita indipendente delle persone con disabilità.

Franco Pesaresi, direttore dell’ASP di Jesi, presente come voce dell’ANCI Marche, si è ricollegato ai ritardi del welfare italiano, che solo di recente col reddito di cittadinanza si è dotata di uno strumento di contrasto alla povertà, ed è in forte ritardo sulle politiche familiari (nonostante il forte incremento di spese sugli assegni familiari) e la non autosufficienza. Una forte spinta verrà dal PNRR, che prescrive l’incremento di quasi il 40% dei posti negli asili nido, stanziando a tale scopo circa 4 miliardi.

A portare le esigenze del territorio i padroni di casa, il Presidente dell’Unione Montana Ugo Pesciarelli e il Sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, il rappresentante di CGIL, CISL e UIL Arrigo Berionni e il Direttore della Caritas diocesana di Fabriano-Matelica don Marco Strona, che ha rimarcato le difficoltà di agire in un contesto di sempre maggiori povertà.

Viva anche la partecipazione del pubblico, con il racconto dell’esperienza dell’Associazione Oncologica Fabrianese da parte del dottor Giorgio Saitta, un intervento del Comitato Salviamo Pediatria e uno sul rilancio dei Centri per l’Impiego, e numerose interazioni coi relatori.  Anche la Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Marialucia Lorefice, e la Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Elena Leonardi, hanno inviato messaggi al convegno.

A tirare le conclusioni, Simona Lupini, che ha fatto riferimento alle battaglie per potenziare il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Fabriano e per riaprirne il Punto Nascita. La consigliera Lupini, ricollegandosi all’intervento di don Marco Strona, ha sottolineato come non ci siano “fragili e non fragili”, ma ogni essere umano possa essere fragile, in diversi momenti della sua vita, esortando la politica regionale a investire su una rete integrata di servizi sociali e sanitari integrati.

(Redazione)

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