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Fabriano

FABRIANO «Schiaffo alla città negare il riconoscimento»

La doccia fredda della bocciatura da parte della Regione di “Fabriano città della carta e della filigrana” continua a tenere banco tra le forze politiche

 

Olindo Stroppa (Forza Italia)

FABRIANO, 16 agosto 202o – Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Così come delle belle parole, in questo caso, altro non rimangono che i fatti mancati. Questo è ciò che è accaduto in Regione Marche riguardo alla proposta di legge per far riconoscere “Fabriano città della carta e della Filigrana” (leggi l’articolo).

La regione, a guida PD, ancora una volta ha seguito convintamente il suo progetto, fallimentare, di dividere le Marche in due realtà distinte. Creando marchigiani di seria A e di serie B. L’entroterra, sempre più agonizzante, subisce l’ennesimo affronto non vedendosi riconosciuto, per inettitudine dei governanti, un titolo Unesco. E chi pagherà per tutto questo? Tutto l’entroterra, è vero, ma soprattutto Fabriano.

Una città che oltre al danno subisce anche la beffa. Quanto costa la propaganda? Tanto. Soprattutto se fatta da incompetenti che, per propria mancanza, non possono tener fede alle promesse fatte. E oggi i fabrianesi questo lo sanno. Costretti come se non bastasse ad assistere, oramai vittime di una situazione irrimediabile, all’ennesimo teatrino che vede il primo cittadino e gli esponenti del PD fabrianese farsi figuranti di una messa in scena. Le due parti si accusano, si creano alibi…Ma ciò che emerge altro non è che il caos.

Un caos che è alla radice di questo fallimento. Infatti dinanzi alle diatribe e alla mollezza degli esponenti del governo cittadino la Regione ha ben pensato di non vedere la candidatura come una cosa seria, bensì come l’ennesima pagliacciata. E così altro non ha fatto che ignorarla. C’è chi accusa il PD di protagonismo e di aver voluto usare il tema per fini elettorali. Ciò è vero, ma è altrettanto vero che l’accusatore per primo, stando ai fatti, porta le stesse colpe e mancanze. Mentre si alimenta il gioco delle parti, Fabriano paga il dazio.

Ma è tempo di mettere fine ai giochi. La situazione dell’entroterra è drammatica e il riconoscimento Unesco significa per Fabriano crescita del turismo e lavoro. Forza Italia grida: che è il momento di concretizzare i temi andando oltre le bandierine di partito! Ma se ciò, per miopia politica dei grillini e della sinistra locale, non è possibile, beh vale la pena cambiare! I partiti che governano la regione e la città sono gli stessi che a braccetto si sorreggono a governo, eppure non riescono a mettersi d’accordo per il bene del territorio. Il destino del nostro territorio non è ancora scritto, ma la rotta seguita fino a questo momento non ci fa sperare in acque serene. Una Fabriano diversa non è un miraggio, cambiare si può, ci vuole coraggio. Il coraggio di scegliere chi al suono vuoto delle parole possa far seguire i fatti.

Olindo Stroppa (Forza Italia), candidato Consiglio Regionale Marche 

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