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Cronaca

Fabriano Whirlpool, ceduti asset alla turca Arçelik

Le sigle sindacali chiedono un vertice urgente al Mise per cercare di chiarire il futuro della multinazionale in Italia

Fabriano, 29 giugno 2022 – Fim, Fiom e Uilm lanciano l’allarme I lanciano l’allarme per il possibile disimpegno di Whirpool in area Emea dopo la cessione ad Arçelik di elle attività della multinazionale in Russia e Kazakistan.

Questo dopo che Whirlpool, a maggio, ha dichiarato di avere avviato una revisione strategica sul suo asset industriale fino al prossimo autunno in tutta l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) che potrà comportare sia vendita delle attività sia la possibilità di opzioni ibride.

La cessione dovrebbe concretizzarsi entro il terzo trimestre del 2022.

«Tutto questo alimenta le nostre preoccupazioni già notevolmente alte circa la possibilità che la Whirlpool voglia continuare una graduale dismissione del gruppo in tutta l’area Emeacommentano i sindacati – preceduta dalla già sciagurata decisione di chiusura del sito di Napoli e oggi motivata con il drammatico contesto internazionale e con le difficoltà di approvvigionamento di materie prime».

«Seppur mantenendo un’importante quota di mercato in Europa all’11%, e averci comunicato lo scorso febbraio dati consuntivi del 2021 molto positivi – spiegano ancora i sindacati – la Multinazionale, dopo aver sottoscritto al Mise nel 2018 un accordo per il mantenimento occupazionale dei circa 5.000 dipendenti nei sei siti italiani, ha intrapreso azioni in questi anni che non appaiono in linea con l’intenzione di proseguire con il business degli elettrodomestici nel nostro paese».

E qui arrivano le stoccate dei sindacati: «Dal 2018 si sono chiusi di fatto due stabilimenti, uno virtuale che ha coinvolto il settore impiegatizio di Cassinetta e Fabriano con 300 uscite, l’altro lo stabilimento di Napoli, con 357 addetti, salvo scoprire a 6 mesi dall’inizio della produzione che il mercato non “gradiva” questo prodotto e trovare in Cina uno stabilimento del gruppo per produrre le lavatrici di uguale classe».

«Abbiamo ribadito – concludo Fim, Fiom e Uilm –  la necessità di avere una urgente convocazione dal Ministero dello Sviluppo Economico. Attendiamo dalla multinazionale ancora la presentazione del piano industriale per i prossimi anni, necessario avere chiarezza sulla cessione delle attività in Russia e Kazakistan sia rispetto alle ricadute sugli stabilimenti
italiani
e sia sulle prospettive di tenuta di Whirlpool Emea nel prossimo futuro».

(Redazione)

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