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Cronaca

FALCONARA Incendio Api: «Timore sì, ma siamo preparati a queste emergenze»

Operai e tecnici: «Sappiamo cosa fare e non ci abbiamo pensato un attimo a mettere in pratica ciò che settimanalmente eseguiamo nelle esercitazioni»

FALCONARA, 25 febbraio 2022Fiamme alte 15 metri, fuoco, una densa e preoccupante colonna di fumo visibile a decine di chilometri di distanza dalla raffineria Api. Era mezzogiorno, gli operai del personale giornaliero si stavano accingendo a recarsi nella mensa interna per la pausa pranzo e altri attendevano il cambio del turno delle 14. Improvvisamente, le fiamme causate dalla perdita di gasolio di una linea aerea che ha surriscaldato e incendiato una pompa che era in esercizio sono state notate da alcuni operai che hanno dato l’allarme.

«Abbiamo avuto paura ma siamo intervenuti prontamente – dice un operaio che lavora all’interno della raffineria Api –, sappiamo cosa fare e non ci abbiamo pensato un attimo a mettere in pratica ciò che ogni lunedì, mercoledì e venerdì eseguiamo nelle esercitazioni antincendio. L’incertezza e il timore ci sono sempre in casi come questi ma l’adrenalina di dover fare il nostro dovere, per cui ci alleniamo continuamente e con molta attenzione, ci ha aiutato a fronteggiare il pericolo».

Il flusso di gasolio è stato prontamente fermato e non ha più alimentato le fiamme che sono state spente dai Vigili del Fuoco che operano 24 ore su 24 internamente alla raffineria. Ci sono una decina di addetti, oltre ai pompieri, pronti ad affrontare queste situazioni.

«La squadra di primo intervento di cui faccio parte – afferma un altro operaio che ha affiancato i Vigili del Fuoco nelle operazioni di spegnimento – è immediatamente giunta sul posto: abbiamo il preciso compito di lasciare ogni altra mansione e di intervenire subito in casi di incendio e di pericolo. Siamo preparati e anche se un po’ di paura c’è sempre siamo consapevoli di ciò che dobbiamo fare e di come dobbiamo intervenire».


Ci sono alcuni pompieri in servizio 24 ore su 24 più addetti dai vari reparti che fanno parte della squadra di primo intervento. Anche dall’isola artificiale distante un paio di miglia marine dall’Api hanno assistito attoniti all’incendio e allo svilupparsi delle fiamme. In quel momento all’isola erano attraccate due navi, una italiana e una di un Paese estero, che stavano la prima caricando gasolio e benzina e l’altra scaricando petrolio greggio. Il personale a bordo delle imbarcazioni ha visto da lontano la scena ed è rimasto colpito dalla situazione.

Preoccupazione e ansia sono state espresse dagli abitanti della zona e dai gruppi consiliari di minoranza.

«Questo posto – sostiene Matteo Romanucci che risiede di fronte alla raffineriaè invivibile. Abbiamo le nostre case a meno di 300 metri dall’incendio. E se esplodeva qualcosa? Se coinvolgeva anche altro, ad esempio i camion e le cisterne che sono davanti alla raffineria?».

«Non si può continuare a vivere così – sottolinea Roberto Cenci, capogruppo delle liste civiche ,- ammorbati da esalazioni, e in ansia per l’insicurezza degli impianti o per la paura che si possa essere colpiti da patrologie. Anche in questo caso diranno che si è trattato di un incidente minore?».

«L’efficienza dei Vigili del Fuoco e delle maestranze interne è da evidenziare – dicono Luciani e Federici del Pd – ma alla cittadinanza presa dalla paura non ci ha pensato nessuno. Questa è la dimostrazione dei ritardi dell’Amministrazione comunale in merito alla sicurezza dei falconaresi. E’ incredibile che dalla Polizia Locale abbiano risposto che si trattava di una normale esercitazione antincendio».

Gianluca Fenucci

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