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Fuorisede – in Italia sono più di 500 mila: i consigli per risparmiare

Fuorisede - in Italia sono più di 500 mila: i consigli per risparmiare

In Italia si confermano essere moltissimi gli studenti e i lavoratori fuorisede.

Secondo il censimento dell’Istat svolto verso la fine del 2018, l’Italia risulta avere oltre 591 mila studenti italiani maggiorenni che non studiano nella propria città d’origine, mentre il numero dei lavoratori fuorisede corrisponde a 4.3 milioni, per un totale che si avvicina ai 5 milioni.

Il numero degli universitari fuorisede rappresenta il 33% di tutti gli studenti:una grande fetta del totale, benché non sia il dato maggioritario (occupato dai pendolari con un 49,8%).

Ciò è dovuto soprattutto ai costi di vita elevati per i fuorisede, in particolare nelle grandi città.

Affitto e non solo: i costi da sostenere

Una famiglia che deve contribuire al mantenimento del proprio figlio che non studia nella città nativa, affronta alti costi.

Questi includono varie spese, come l’affitto, gli alimenti, i trasporti e i materiali universitari.

Nel caso in cui uno studente decida di condividere la propria stanza con un’altra persona, la spesa annuale ammonta in media a 8 mila euro, mentre nel caso di una stanza singola la spesa può arrivare a superare i 9 mila euro l’anno.

In media, infatti, l’affitto mensile per una stanza singola è di 326 euro, mentre per un posto letto in camera doppia è di 214,40 euro.

Come risparmiare sulle spese?

Per chi studia e lavora fuori dalla propria città, un valido aiuto è offerto dalla possibilità di ottenere la laurea online.

Le università telematiche presentano diversi vantaggi che consentono di ottimizzare il proprio tempo e denaro: in primis, la possibilità di iscriversi in qualsiasi momento dell’anno e con uguali costi di iscrizione.

Inoltre, le videolezioni e i materiali di studio sono sempre disponibili (tagliando così le spese per i cartacei) e gli studenti possono richiedere assistenza diretta ai tutor o ai docenti.

Gli esami possono essere svolti sia nella sede fisica che online, riducendo anche le spese dei trasporti.

Ultimo ma non meno importante, nel caso in cui si decida di cambiare facoltà, vi è una consulenza gratuita che valuta la possibilità di conversione dei CFU già acquisiti, in modo da non ripetere esami svolti.

Vi sono altri stratagemmi per risparmiare quando si studia o lavora fuorisede.

La prima cosa fondamentale è programmare anticipatamente la spesa domestica settimanale, pagando in contanti con un budget prestabilito e favorendo i discount.

Un’altra accortezza è, nel caso in cui si decida di vivere da soli, ricorrere al contratto concordato o ad agevolazioni a livello governativo o comunale, per esempio il Bonus Affitto 2022.

Per risparmiare sulla bolletta della luce e del gas è necessario attuare diversi accorgimenti, come ridurre almeno di un’ora al giorno la fascia di accensione dei riscaldamenti o ridurre gradualmente la temperatura del termostato.

Attuando questi semplici accorgimenti sarà facile ammortizzare i costi e risparmiare sulle spese di vita che, come si è visto, per chi non studia o lavora nella propria città nativa, sono molto più alti.

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