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Cronaca

GENGA Il “mistero” dei nuovi fusti ritrovati

Il sindaco Filipponi: «Sei mesi almeno per capire l’impatto di questo nuovo ritrovamento»

GENGA, 4 novembre 2021 – Dopo il ritrovamento di altri 4 fusti nelle immediate vicinanze del viadotto Mariani, nel corso della giornata di ieri si è svolto un vertice tra il comune di Genga (territorio dove sono stati ritrovati nel 2018 i primi 6 fusti di Cromo esavalente e pochi giorni fa gli altri 4), provincia di Ancona, Regione, Arpam e Quadrilatero.

Dal summit è emersa l’urgenza di capire come prelevare i 4 fusti dal sito di ritrovamento e la successiva messa in sicurezza. Il passo successivo dopo la rimozione sarà quello dell’indagine per capire il potenziale inquinamento causato dai fusti.

«Bisogna comprendere se qualcosa da questi fusti sia percolato – spiega il sindaco di Genga Marco Filipponi – e soprattutto capire che cosa si contenuto all’interno del fusto perché ancora non sappiamo cosa ci sia al loro interno. È presumibile che all’interno dei questi nuovi 4 fusti sia presente Cromo esavalente, ma ancora non possiamo dirlo con certezza»

Ancora un rallentamento quindi nel percorso – irto di ostacoli – che porterà al completamento del raddoppio della ss76. «Non sarà una strada facile da percorrere – prosegue Filipponi – perché dobbiamo capire il materiale contenuto nei fusti, quanto e se qualcosa sia percolato e poi l’eventuale impatto di un possibile inquinamento e la conseguente bonifica. Parliamo di un percorso complicato, non meno di 6 mesi»

«Manca un chilometro alla conclusione del raddoppio della ss76 – conclude Filipponi – siamo tutti coinvolti ad ogni livello. Questa strada è essenziale per la nostra regione e per il rilancio del nostro territorio».

(Redazione)

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