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Cronaca

Il fatto Festival Federico II, Jesi scavalcata da Regione e Comune di Ancona

Per il sindaco Lorenzo Fiordelmondo la vicenda è stata gestita male, ma non dall’Amministrazione jesina che sarebbe stata esclusa

Jesi – Nel Consiglio comunale di ieri si è ritornato a parlare del Festival dedicato a Federico II che si terrà ad Ancona e beneficerà dei finanziamenti della Regione Marche nella misura di 80.000 euro.

A chiedere ancora lumi è stato il consigliere di minoranza di Patto x Jesi, Giancarlo Catani, che aveva presentato un’interrogazione (come preannunciato alla nostra testata a inizio settimana), alla quale ha risposto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

Nella giornata di martedì, però, a intervenire era stato anche l’ex segretario provinciale del Pd, Jacopo Falà, il quale aveva rilanciato la voce riportata lunedì scorso, secondo la quale sull’assegnazione del finanziamento (e quindi dell’organizzazione) ad Ancona anziché a Jesi ci sia una matrice politica, con la Giunta regionale di destra che abbia spinto affinché il Festival sullo Stupor Mundi finisse ad Ancona, dove in primavera s’è insediata una Giunta dello stesso stesso colore politico.

«Cosa c’entra Federico II, nato a Jesi – si chiede Falà polemicamente -, con Ancona?»

Per la verità, nella discussione sviluppatasi all’interno del Consiglio comunale ieri mattina, l’accostamento non è emerso esplicitamente e nemmeno il primo cittadino Fiordelmondo (Pd), rispondendo a Catani, è sembrato voler tirare in ballo direttamente la matrice politica e usare l’alibi di essere stato escluso perchè alla guida di una coalizione di centrosinistra, a differenza dell’asse Acquaroli, Presidente della Regione e Silvetti, Sindaco di Ancona.

Anche se i riferimenti sibillini non sono mancati.

«L’interrogazione è per chiedere chiarimenti più approfonditi – ha spiegato Catani- dato che nella precedente seduta consiliare la questione era appena emersa e ne avevamo parlato in maniera superficiale».

Il consigliere ha rimarcato di non aver nulla contro Ancona che s’è accaparrata il Festival, ma ha espresso perplessità sul perché «questa manifestazione di quattro giorni, quindi molto importante, su un personaggio storico nato a Jesi, dove ci sono un museo, un centro studi e una Fondazione che lo riguardano, venga assegnata ad un’altra città».

Ribadendo che questo fatto, definito serio, va chiarito alla città, Catani ha anche chiesto se ci sono eventi in prospettiva che mirino a valorizzare la figura di Federico II di Hohenstaufen.

Il Sindaco ha prima rilevato che negli ultimi giorni con quanto scritto sulla vicenda «il personaggio storico sia stato fatto diventare un personaggio fantasy», ma ha poi ammesso che alcuni fatti vadano chiariti.

«C’è stato un accordo siglato da Regione Marche e Campania, insieme alle Università Federico II di Napoli e Politecnica di Ancona, rispetto al quale i due Atenei, con l’appoggio delle due Regioni, danno disponibilità di organizzare l’evento legato al personaggio storico ritenendolo meritevole di ribalta».

Da qui, però, secondo il primo cittadino iniziano le anomalie.

«Dopo questo la Regione non ha allestito alcun bando ed è andata dritta a un finanziamento indirizzato, con l’ultimo assestamento di bilancio, alla Città di Ancona, affinché organizzasse il Festival Stupor Mundi. Il tutto – ha sottolineato Fiordelmondo – senza alcuna interlocuzione di sorta con questa città».

Una puntualizzazione che, anche se Fiordelmondo ha ringraziato Silvetti per l’apertura nel poter allargare l’organizzazione anche a Jesi (pure se il bando del Comune di Ancona parla chiaramente di eventi da tenere solo nei propri confini comunali, ndr), lascia presagire che l’Amministrazione jesina si senta tagliata fuori per questioni che il primo cittadino di Jesi non cita apertamente, ma che sono quelle di cui ha parlato il suo compagno di partito Falà.

In quanto al risveglio che questo episodio possa aver generato intorno alla figura di Federico II, non abbastanza valorizzata dalla sua Jesi in passato, Fiordelmondo si mostra d’accordo.

«Ho visto una reazione bella. Tutte le figure che stanno dentro la città si sono mosse per una rivendicazione non campanilistica ma che vuole dare impulso a una identità che è nostra, in modo che possa riuscire a essere evidenziata di più e meglio di quanto si sia fatto finora».

Lorenzo Fiordelmondo ha chiuso rivendicando come lo scorso anno abbia dato il la ad una maggiore ribalta federiciana «facendo in modo che almeno si celebri la data di nascita il 26 dicembre, al pari di quella di Pergolesi il 4 gennaio, con la volontà da lì di riuscire a costruire altro».

«Se tutta questa vicenda – ha chiosato il Sindaco – che è stata gestita male, non da noi ma dagli altri, possa aver dato un impulso a far nascere qualcosa che fino a ieri non c’era, cerchiamo di coglierne l’aspetto positivo».

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