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Cronaca

JESI AGGRESSIONI E VIOLENZE, LA “CASA DELLE DONNE”: «TRENTA SEGNALAZIONI IN VALLESINA»

manifestoJESI, 21 gennaio 2016 – Ancora una iniziativa per sensibilizzare la popolazione, in particolare i giovani, sul grave problema della violenza di genere, cruda realtà che, forse, oggi più che mai vede la donna vittima dell’uomo. Si tratta di una rappresentazione teatrale che per quasi un’ora vedrà protagonista l’attrice Clara Galante che è anche quella che ha elaborato “Non sono stata finita”, un poemetto per corpo e voce tratto da una storia vera avvenuta pochissimi anni addietro proprio nelle nostre Marche. Lo spettacolo, che al tempo stesso è anche una lezione rivolta ai violenti, è in programma nella giornata di venerdì 22 al Teatro Valeria Moriconi dove, alle ore 11, sarà presentata un’anteprima riservata agli studenti dell’I.T.I.S. che avranno l’opportunità di incontrare l’involontaria ispiratrice del lavoro teatrale, vale a dire Francesca. Alle ore 21 il portone del teatro si aprirà nuovamente per accogliere quanti vorranno rivivere una brutta pagina di storia umana e, al tempo stesso, una bella pagina di recitazione.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nell’aula consiliare dall’assessore alle pari opportunità del Comune di Jesi, Marisa Campanelli, dalla dirigente scolastica, Rita Armati, dalla presidente della “Casa delle donne” e di “casa delle culture”, Maria Traclò; tutte loro parteciperanno anche allo spettacolo del “Moriconi”, unitamente a Michele Poli, dello sportello “uomini maltrattanti” dell’associazione Maschile Plurale, ed alla consigliera provinciale alle pari opportunità, Pina Ferraro.

donne1La questione della violenza di genere, come detto in apertura, non accenna scomparire, né, tantomeno, a ridursi nei casi; nello scorso anno la Casa delle donne che opera nell’ambito dell’Azienda Servizi alla Persone n. 9 (Jesi e Vallesina) ha ricevuto molte segnalazioni, ma solo 30 soggetti hanno voluto che lo sportello si facesse carico dei loro problemi, in due casi, inoltre, le vittime sono state (e lo sono tuttora) ospitate in appositi “rifugi” di sicurezza. Ma quante sono quelle che subiscono in silenzio aggressioni e imposizioni? Difficile dirlo. Quello che emerge dalle segnalazioni pervenute è che, rispetto al passato, stanno aumentando le denunce di donne italiane.

Ecco perché è necessario che si intervenga sulle giovani generazioni, ecco perché all’Itis Marconi il personale specializzato della casa delle donne incontra gli studenti degli ultimi anni per formarli al rispetto e all’osservanza dei principi di eguaglianza tra i due generi.

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