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Cronaca

JESI Bandiera di Salò, il Pd: «Dagli onori alla vergogna e al vilipendio»

Il segretario cittadino, Stefano Bornigia, sulla vicenda della consigliera che si è difesa dal caldo con il tappetino del mouse con il tricolore e l’aquila nera

JESI, 28 luglio 2021E’ una giornata rovente quella di oggi per Jesi ed è destinata ad esserlo anche nei prossimi giorni visto il clamore che ha suscitato, anche a livello nazionale, la notizia della consigliera di Jesiamo che si è difesa dal caldo agitando il tricolore con l’aquila nera, simbolo della Repubblica di Salò.

JESI / Polemica, la consigliera Chiara Cercaci con la bandiera di Saló come ventaglio

Dopo la richiesta da parte di Jesi in Comune, di prendere provvedimenti, anche il Partito democratico condanna l’accaduto.

«In un solo balzo Jesi passa dal tricolore repubblicano a Londra, alla bandiera fascista della Repubblica sociale di Salò, sventolata in Consiglio comunale scrive il segretario cittadino Stefano BornigiaDagli onori della cronaca nazionale alla vergogna e al vero e proprio vilipendio alla nostra Repubblica. Sgomento, preoccupazione e condanna politica sono le prime reazioni possibili al gesto, espresso in modo palesemente provocatorio, dalla consigliera comunale di maggioranza. Ma la cosa peggiore è che purtroppo non ci stupisce. Soprattutto di questi tempi».

A sinistra Stefano Bornigia

L’auspicio, spiega Bornigia, «è pertanto che anche il civismo tutto autocelebrativo che governa la città, oramai arroccato a difendere una identità trasversale sempre più sbiadita e invece sempre più chiaramente collocata politicamente a destra, abbia quanto meno la decenza politica di prendere le distanze dal gesto e porre rimedio alla pessima figura riservata alla nostra città. Siamo ovviamente a chiedere l’assurdo, lo sappiamo, sperando che qualcuno possa prendere le distanze da se stesso. Ma dopo tanto aver visto ed udito è una delle poche speranze che ci rimane, se non altro per il presente della città. Per il futuro di Jesi faremo in modo che questo ciclo, a strettissimo giro, si chiuda definitivamente».

(e.d.)      

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