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Cronaca

Jesi Casa e ospedale di Comunità, occasione da non perdere

Ne ha parlato in Consiglio comunale la consigliera Marialuisa Quaglieri: 7, 5 milioni di euro del Pnrr assegnati dalla Regione, «progettisti al lavoro, attendiamo dall’Ast lo studio di fattibilità tecnico economica», ha detto l’assessore Valeria Melappioni

di Tiziana Fenucci

Jesi, 2 marzo 2023 – «La Regione Marche ci ha destinato un investimento cospicuo dei fondi del Pnrr che ammonta a 7,5 milioni di euro, per la realizzazione di casa e ospedale di Comunità, un’occasione da non perdere», ha detto la consigliera di minoranza, Marialuisa Quaglieri, del gruppo Jesiamo, durante il Consiglio comunale di martedì scorso.

Maria Luisa Quaglieri

La palazzina dovrebbe sorgere nel terreno di fianco all’ospedale Carlo Urbani, «è un progetto per cui la precedente Amministrazione si è spesa tanto per ottenere il finanziamento dalla Regione, attivando le interlocuzioni necessarie. Un progetto importante che ci restituirà un luogo non solo utile per le funzioni che andrà a svolgere ma anche per i protocolli innovativi che porterebbero enormi vantaggi alla comunità».

La consigliera ha chiesto, quindi, un aggiornamento all’Amministrazione sullo stato delle interlocuzioni con la Regione, sollecitando ad attivarsi per portare avanti il progetto.

«Siamo fortemente intenzionati a fare in modo che questa struttura prenda corpo – ha assicurato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – io stesso sto portando avanti le interlocuzioni politiche con l’assessore Filippo Saltamartini, per la Regione Marche, e con Nadia Storti, per l’Ast. La preoccupazione è trasferita alla Regione che deve fornire il progetto. Al progetto farà seguito la delibera del Consiglio comunale».

Valeria Melappioni

«Faremo il possibile affinché la procedura prenda atto. L‘incarico da parte dell’Ast è stato affidato ai progettisti solo a fine anno e da quel momento ci sono state assidue interlocuzioni da parte nostra con la stessa Ast, i progettisti e gli uffici tecnici per dare tutte le informazioni relative a questioni urbanistiche, viabilità, caratteri edilizi, incontri con il Suap. Il tutto per velocizzare lo studio dei progettisti».

«Chiediamo quindi all’Ast di velocizzare le tempistiche per presentare lo studio di fattibilità tecnico economica, con quello potremo avviare il percorso per il diritto di superficie e dovremo ratificare la porzione di terreno, che ancora ci deve essere richiesta, all’interno di quella particella di 15 mila metri quadri. Quanto all’iter abilitativo, quindi, finora siamo stati e saremo pronti ad attivare il percorso».

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