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Cronaca

Jesi Ceduta all’Ast un’area di 9.000mq per la Casa della Comunità

In Consiglio comunale passaggio votato all’unamità, struttura che verrà costruita con fondi Pnrr, la progettazione dovrà tener conto di un parcheggio da 400 posti e dell’eliporto che il Comune intende realizzare nell’area adiacente

Jesi – In esecuzione di quanto votato all’unanimità dal Consiglio comunale del 30 marzo dell’anno scorso, la Giunta ha deliberato di cedere, «a titolo gratuito in diritto di superficie per 99 anni rinnovabili», alla Azienda sanitaria territoriale (Ast) un terreno di un’estensione complessiva di 9.093 metri quadri.

Si tratta dell’area incolta posta di fronte all’entrata dell’ospedale “Carlo Urbani”, che rimane alla sinistra di via Aldo Moro per chi sale verso la struttura. Il fine è quello di realizzarvi la Casa della Comunità di Jesi.

Ospedale Carlo Urbani Jesi
L’ospedale “Carlo Urbani”

In base al quadro programmatorio approvato dalla Regione Marche nel febbraio 2022, infatti, nel nostro Comune è prevista la realizzazione di un Ospedale di Comunità, una Casa della Comunità e un Centro operativo territoriale. L‘Ast aveva individuato il vecchio ospedale Murri come sede del Centro operativo territoriale, mentre per le altre due strutture aveva deciso di procedere con la realizzazione ex novo nella superficie di proprietà comunale sita in via Moro, proprio antistante al “Carlo Urbani”.

Il terreno a destra scendendo da via Aldo Moro indicato nelle particelle catastali cedute alla Ast

Si tratta di uno dei progetti più ambiziosi che lo Stato ha intenzione di realizzare con i fondi del Pnrr. Ben 2 miliardi, infatti, sono stati destinati alle cosiddette Case della Comunità e presa in carico della persona, ovvero delle «strutture di prossimità e facile individuazione – si legge sul sito governativo del Pnrr – dove la comunità può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale».

Le nuove strutture previste, inclusa dunque quella jesina, avranno l’obiettivo di offrire assistenza sanitaria di prossimità ai residenti, assicurando il servizio principalmente alla popolazione più anziana, riducendo così il numero delle ospedalizzazioni anche non urgenti.

In questo modo le cure sanitarie sul territorio saranno coordinate in modo efficiente e rapido per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Dunque, stando a quanto sancito nella deliberazione della Giunta, a breve avverrà la stipula dell’atto di cessione del diritto di superficie novantanovennale, sarà effettuato nella forma di atto pubblico a rogito di notaio di fiducia dell’Ast di Ancona. Quest’ultima dovrà poi occuparsi della costruzione con i fondi che le verranno elargiti dallo Stato tramite l’apposita Missione 6 – Salute del Pnrr.

Nella seduta del Consiglio del marzo scorso, tra i dettami di cui tenere conto nella progettazione dell’intervento, ce ne sono due rilevanti.

Il primo è che la superficie residua che rimarrà nella piena disponibilità del Comune di Jesi, dovrà avere un’estensione tale da consentirvi la realizzazione di un parcheggio pubblico per almeno 400 posti auto.

La seconda è che la Ast tenga conto dell’intenzione del Comune di realizzare un’elisuperficie in altra area di sua proprietà, adiacente a quella concessa gratuitamente.

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