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Cronaca

Jesi Fondazione Carisj: nel 2024 tanti fondi a formazione, arte e restauri

Mostre, recuperi conservativi, ma anche attenzione al mondo del lavoro negli interventi annunciati per quest’anno dal presidente Paolo Morosetti, nel 2023 hanno permesso l’inserimento lavorativo di donne indigenti e vittime di violenza

Jesi – E’ stato presentato ieri a Palazzo Bisaccioni, il piano di interventi 2024 della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, con resoconto di quelli effettuati nel 2023.

A fare il punto sono stati il presidente Paolo Morosetti e il segretario generale Mauro Tarantino.

Quattro sono le macro aree sulle quali la Carisj destinerà i propri sforzi: educazione e formazione; volontariato, filantropia e beneficenza; restauri e beni culturali; cultura (con sostegno agli artisti locali e mostre).

Quello che inorgoglisce di più la Fondazione, per l’alto significato anche in chiave futura, è ciò che concerne il primo settore, ovvero la formazione. L’obiettivo è quello di combattere l’abbandono scolastico dei giovani che poi si adagiano sui divani senza né lavorare né cercare impego”, fornendo loro possibilità di formarsi con corsi mirati a quelle che saranno le professioni del futuro. Tutto ciò senza escludere chi nel mondo del lavoro c’era entrato ma è stato costretto a uscirne per motivazioni varie, dando quindi l’opportunità di frequentare i corsi finanziati a persone fino ai 40 anni di età.

Il 27 febbraio, ad esempio, partirà un corso innovativo creato dalla Carisj in collaborazione con l’Automation Technology System, The Future Step: i Lavori del Futuro.

Il corso si terrà a Palazzo Bisaccioni e sarà gratuito, per un’età compresa tra i 25 e i 40 anni, pensato per fornire competenze avanzate nel campo dell’automazione, della robotica e dell’intelligenza artificiale. Quindicimila euro sono invece stati destinati al Fondo Repubblica Digitale, progetto di formazione in ambito nazionale al quale la Fondazione aveva già aderito, che ha l’obiettivo di aumentare le competenze digitali per favorire la transizione digitale del Paese.

Il presidente Paolo Morosetti ha esposto poi con grande orgoglio personale il secondo settore d’intervento, dedicato alla beneficenza e alla filantropia.

Nel 2023 il bando è stato di 80.000 euro a cui hanno partecipato 15 Enti, dei quali ne sono stati finanziati 10, per un importo medio di 7.000 euro.

Quello più lodevole è senz’altro Rinascere sul Lavoro, rivolto a donne vittime di violenza da realizzarsi sul territorio di competenza della Fondazione. Il progetto mira a sostenere le donne che escono dalla violenza domestica o che vivono le problematiche dell’inserimento lavorativo (molte erano anche migranti, fino a quel momento a carico esclusivo della Caritas).

Realizzato a Senigallia presso l’istituto Alberghiero Panzini, prevedeva una formazione come operatrice di cucina al quale hanno partecipato 14 donne che al termine hanno quasi tutte trovato un’assunzione a tempo indeterminato.

A Jesi è stato realizzato il corso base di cucito e stiro, a cui hanno partecipato altre 18 donne, presso l’Istituto scolastico Marconi Pieralisi settore moda, mentre un altro analogo, con 18 donne iscritte, è in svolgimento all’Istituto Corinaldesi Padovano di Senigallia. A partire da settembre ne inizierà un altro al Marconi Pieralisi.

Passando al quarto ambito di interventi, quello culturale, grande risalto è stato dato alla mostra Virna Lisi, Diva e Antidiva aperta fino al 5 maggio e curata personalmente dal segretario generale Mauro Tarantino.

Fino ad ora grande successo di pubblico e il ducufilm La donna che rinunciò ad Hollywood sulla vita dell’attrice jesina, a grande richiesta verrà riprogrammato domenica 17 marzo alle ore 16 a palazzo Bisaccioni, mentre dal 28 febbraio partirà la rassegna cinematografica di 5 film di Virna Lisi, al cinema teatro Il Piccolo di San Giuseppe.

Virna lisi

Per avere un’idea dell’impegno della Carisj basti pensare agli oltre 18.000 visitatori delle mostre a Palazzo Bisaccioni e delle oltre 6.500 nei Palazzi Baviera e del Duca a Senigallia in collaborazione con quel Comune. Numeri che nel decennio ’14-’23 salgono alla cifra enorme di 165.000 visitatori.

A Palazzo Bisaccioni è in programma l’allestimento di una semi-permanente con opere importanti dalle collezioni d’arte moderna di Intesa Sanpaolo. Al via nel 2024 un’inedita collaborazione con il Comune di Falconara Marittima per la realizzazione di mostre e il sostegno del popolare festival del fumetto Falcomics a fine maggio.

Per l’ultima macro-area di investimento, quella dei restauri «sono state restaurate molte opere che rischiavano di finire in malora – ha spiegato Paolo Morossetti -, specialmente nei paesi, dove magari le piccole chiese non si possono permettere di restaurare una pala del 1500».

Palazzo bisaccioni jesi

In totale dal 2023 al 2024 per il recupero del patrimonio artistico locale (per lo più quadri) la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha speso qualcosa come 226.534 euro. Nei prossimi giorni uscirà il consueto bando pubblico con l’importo di 20.000 euro.

«E’ bene chiarire – ha precisato il presidente della Fondazione – che questi fondi non sono sottratti a interventi che avrebbero potuto sostenere le persone in progetti solidali e di beneficenza. Sono risorse rinchiuse in un fondo creato in passato (quando c’erano molti più soldi rispetto ad oggi) per l’acquisto di opere d’arte».

(foto in primo piano, Paolo Morosetti e Mauro Tarantino, rispettivamente presidente e segretario generale della Fondazione Carisj)

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