Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Centro Ambiente, si cerca una nuova azienda per smaltire gli inerti

Gianluigi Paoletti, presidente di JesiServizi: «E’ in corso un’indagine di mercato, a breve riattiveremo il servizio», era effettuato dalla Nuova EdilSystem, coinvolta nell’inchiesta per traffico illecito di rifiuti

Jesi – E’ in corso la ricerca da parte di JesiServizi di una nuova azienda specializzata con la quale avviare una collaborazione per lo smaltimento degli inerti, cioè dei materiali edili di scarto come calcinacci e resti di demolizioni, lo fa sapere il presidente della partecipata, Gianluigi Paoletti.

Come aveva comunicato pochi giorni fa la Società, infatti, la raccolta di inerti presso il Centro Ambiente del Campo Boario in via don Minzoni, è stata temporaneamente sospesa, per esigenze tecniche.

«A seguito delle indagini attualmente in corso sul traffico illecito di rifiuti che ha coinvolto anche la Nuova Edilsystem Srl, ditta alla quale la nostra Società aveva affidato lo smaltimento degli inerti raccolti al Centro Ambiente, è stato necessario per ovvie ragioni di tutela e trasparenza, avviare un’indagine di mercato per trovare un’altra ditta specializzata a cui affidare questo incarico», ha spiegato il presidente di JesiServizi.

Gianluigi Paoletti, presidente di JesiServizi

«Al momento non sapremmo come smaltire questi materiali, visto che in zona non ci sono altre ditte del settore. E’ quindi necessario ricercarla in altri territori, perciò è stato bloccato temporaneamente il servizio di raccolta. Ma in questo non c’è nulla di allarmante, solo una ricerca in corso, che appena sarà conclusa, individuando la nuova ditta, ci permetterà di riattivare il conferimento».

Il Centro Ambiente in viale don Minzoni

Così ha motivato la decisione di JesiServizi, Gianluigi Paoletti, che ha tenuto anche a precisare la posizione della Società, rispetto alle indagini in corso nell’ambito della maxi inchiesta sui rifiuti illeciti e alle accuse rivolte all’ex direttore tecnico della partecipata jesina, attualmente ai domiciliari, il sessantunenne Danilo Dolciotti.

«Ci tengo a sottolineare che non è la Società di JesiServizi a essere indagata ma un suo ex dipendente, sul quale verte un’ipotesi di reato e che, nonostante le misure cautelari, non è stato ancora dichiarato colpevole da alcuna sentenza».

Le indagini su Danilo Dolciotti, andato in pensione proprio nel luglio scorso, hanno suscitato lo sgomento di tutti i dipendenti della Società, ha raccontato Gianluigi Paoletti in quanto «in 40 anni di onorata carriera, si è guadagnato la stima e la fiducia di tutti, ci auguriamo che le indagini si concludano quanto prima e che possano volgere al meglio».

© riproduzione riservata

News