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Cronaca

Jesi Complesso San Martino, dalla carta al mattone

Progetto milionario: 12 appartamenti, aree polivalenti per ospitare iniziative, una serie di locali dedicati alle attività associative, la casa famiglia frutto dell’eredità di Daniela Cesarini

Jesi – Sarà snodo e punto di aggregazione, crogiolo di attività diverse che coinvolgeranno l’aspetto sociale, ma anche la funzione abitativa e associativa, in una posizione strategica che collega il centro con altre aree della città.

E’ stato illustrato ieri mattina il programma relativo all’intervento di riqualificazione che vedrà il Complesso San Martino prendere nuova vita con i fondi del Pnrr, ottenuti grazie al progetto presentato dalla precedente Amministrazione comunale e che l’attuale Giunta ha ereditato apportando ulteriori modifiche e aggiustamenti sia per la parte finanziaria, investendo risorse aggiuntive, sia per quella progettuale.

«Progetto rivisto da questa Amministrazione in termini di risorse e di funzionalità – ha spiegato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo -, abbiamo riorganizzato le funzioni, soprattutto rispetto agli spazi dedicati alla casa famiglia, realizzata con i fondi dell‘eredità Cesarini, destinata a quanti hanno difficoltà di deambulazione e per i quali i locali alle ex Giuseppine non sarebbero idonei».

«Un complesso che prevede un’eterogeneità di attività, pensato per garantire un ruolo sociale e aggregativo ma anche funzionale, per chi ha bisogno di spazi idonei atti a soddisfare specifiche esigenze per lo svolgimento della vita quotidiana».

Il restyling del complesso prevede infatti la realizzazione di 12 appartamenti di edilizia convenzionata in affitto, di aree polivalenti per ospitare iniziative, mostre ed eventi, una serie di locali dedicati alle attività associative, e – non ultima – l’area destinata alla casa famiglia intitolata a Daniela Cesarini. Anche l’accesso al piazzale interno sarà modificato, introducendo altri ingressi per rendere ancora più fruibile il complesso.

«Passiamo finalmente dalla carta al mattone – ha commentato l’assessora ai lavori pubblici, Valeria Melappioni -, questo è un luogo che rappresenta una ferita per la città, perché nonostante le enormi potenzialità è da tempo dismesso, ma che riveste anche il ruolo di calamita, fonte di attrazione per nuovi progetti e che, grazie a questa ristrutturazione, potrà trasformarsi in cerniera per la città, punto di raccordo di spazi dedicati alla socialità e al sociale, un luogo da restituire ai cittadini».

Come hanno spiegato la dirigente ai lavori pubblici del Comune, Barbara Calcagni e il dirigente del Rup, Marco Ferrari, «il Complesso San Martino fa parte delle riqualificazioni urbane finanziate dal Pnrr nell’ambito del progetto ministeriale Pinqua per la qualità dell’abitare, in cui rientrano anche gli interventi all’ex Cascamificio e il recupero degli spazi pubblici a San Savino e al Parco Granita».

«In questi giorni è stata aggiudicata la gara d’appalto integrato e da lunedì prossimo decorreranno i tempi per l’esecuzione del progetto, che richiederà 60 giorni, per poi passare all’esecuzione dell’appalto che prevede 540 giorni di lavori».

Sono 5milioni e 700mila euro i fondi complessivi investiti nell’intervento, di cui 3milioni e 300mila destinati ai lavori.

Nello specifico, sono stati proprio i progettisti, l’ingegner Piermattei e gli architetti Priori e Rossini, a indicare la divisione degli spazi e delle funzioni del complesso così come sarà dopo il restyling: alle pareti che si affacciano sul cortile erano appesi i progetti che definiscono le piante degli edifici.

«Gli alloggi residenziali si svilupperanno lungo il primo piano dei due lati del complesso adiacenti a via XX Settembre e via Palestro, per un totale di circa 1.200 mq, mentre i piani terra saranno dedicati a ospitare ampi porticati e i locali destinati alle associazioni, i quali occuperanno circa 1.000 mq».

Di quasi 900 mq sarà lo spazio pubblico aperto, 450 i metri quadrati dedicati allo spazio pubblico chiuso. Mentre la casa famiglia, che occuperà la porzione di stabile che confina con via Pastrengo, si svilupperà su 250 mq e prevede la realizzazione di due camere doppie e due singole, per un totale di sei posti letto, un ampio spazio comune delimitato da due patii interni, riservati e confortevoli, alcuni locali di servizio che si affacceranno sul cortile interno del complesso.

Cortile che sarà diviso in area carrabile dedicata alla sosta di emergenza per gli ospiti della casa famiglia e zona verde, con percorsi pedonali.

Per accedere al Complesso San Martino sarà mantenuto l’ingresso carrabile già esistente da via Palestro e sulla stessa via sarà garantito anche un ingresso pedonale sul retro della palazzina che ospita la Scuola di musica Pergolesi che permetterà l’accesso al portico interno. Mentre ulteriori ingressi saranno realizzati sugli altri due lati del complesso, con accesso pedonale da Corso Matteotti e da via Pastrengo / via XX Settembre.

L’intento è di rendere il cortile del complesso una piazza viva, luogo di passaggio ma anche punto di incontro.

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