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Cronaca

JESI ESPLOSIONE ALLA CENTRALE TERMICA DELL’OSPEDALE, UN FERITO A TORRETTE (foto e video)

L’uomo travolto da un portellone: soccorso con l’eliambulanza, l’impianto interessato dall’esplosione posto sotto sequestro, in funzione quello ausiliario

JESI, 26 marzo 2019 – Il boato in tarda mattinata nella centrale termica dell’ospedale “Carlo Urbani” di via dell’Agraria, proprio dietro il nuovo nosocomio e all’altezza del parco del “Murri”: era scoppiata una caldaia.

Un operaio 50enne, G. C. di Cupra Montana, che era occupato nella manutenzione, lavora per una cooperativa esterna all’azienda sanitaria che provvede, appunto, alla manutenzione delle caldaie, è stato investito da un portellone.

Secondo una prima ricostruzione, infatti, l’esplosione ha divelto un grosso portellone della caldaia che ha travolto anche l’uomo scaraventandolo a oltre cinque metri di distanza e procurandogli diversi traumi, toracico e cranico facciale. Un comignolo della struttura, tra l’altro, è stato scagliato a 50 metri di distanza. L’impianto di riscaldamento danneggiato è stato successivamente posto sotto sequestro dal magistrato di turno per cercare di capire quali siano state le cause che hanno portato al terribile incidente sul lavoro.

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L’allarme è scattato quando un residente si è accorto di quanto era avvenuto e ha visto l’operaio riverso a terra all’interno della centrale: sul posto è quindi intervenuto il 118 con automedica e ambulanza della Croce Verde, i Vigili del Fuoco – che insieme ai tecnici si sono adoperati per mettere in funzione l’impianto ausiliario e permettere l’erogazione dell’acqua calda e il riavvio del riscaldamento per l’ospedale, la struttura del locale caldaia interessata dall’esplosione, comunque, non ha subito danni strutturali –  Polizia Locale, con il comandante Cristian Lupidi, Polizia, Carabinieri, personale dell’Asur.

Allertata anche l’eliambulanza che, in un primo momento, era atterrata in via dell’Agraria per poi trasferirsi in un’area verde davanti all’ospedale, in via Moro.

Qui l’uomo è stato portato a bordo, dopo essere stato intubato, per essere trasportato in gravi condizioni all’ospedale regionale di Torrette.

Nell’area dell’esplosione sono poi arrivati anche il sindaco Massimo Bacci, il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asur Marche, Alessandro Marini e Nadia Storti e il dirigente medico del “Carlo Urbani” Sonia Bacelli.

Pino Nardella – Gianluca Fenucci

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