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Cronaca

JESI Ex centro brucatura: bivacchi, sporcizia e fuochi accesi

Portate via le caprette, in via Binda all’opera un altro genere di animali che hanno disseminato l’area di rifiuti

Acceso anche il fuoco sul bancale in legno dove salivano le caprette

JESI, 6 dicembre 2020 – In attesa del nuovo bando per reinsediare il centro sperimentale di brucatura per lo sfalcio del verde pubblico, il sito di quello dismesso a settembre, in via Binda, si è trasformato in qualcosa che assomiglia di più a una piccola discarica.

Carlo Pelonara, il custode delle caprette, e una scolaresca in visita

Le simpatiche e belle caprette, fatto ampiamente il loro dovere, se ne sono andate e, al loro posto, sono subentrati altri generi di animali che hanno provveduto a rendere quel luogo, a suo modo ameno, ricettacolo di lerciume vario. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”282404″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Nel verde è rimasto qualche arredo in legno – che dovrebbe essere rimosso per completare la dismissione – circondato da lattine, plastica varia, cartacce, cicche, buste piene di rifiuti.

Ma anche tracce evidenti di fuochi accesi addirittura sul pianale dove salivano le caprette quando si mostravano di fronte alle tante scolaresche in visita guidata – nell’arco di tre anni – accompagnate dalle spiegazioni e dai racconti dell’appassionato custode Carlo Pelonara. Gettato a terra anche un armadietto in metallo – ce ne sono tre -, aperto, con poche cose dentro che non ci sono più.

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Che dire: un altro esempio dello scarso, anzi dell’inesistente, senso di educazione, di civiltà, che induce sempre a distruggere, violentare, luoghi pubblici senza un minimo di ritegno.

E, per giunta  – come riferisce un residente – ritrovandosi con poche attenzioni verso le disposizioni anti covid che obbligano a indossare la mascherina ed evitare assembramenti.

(p.n.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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