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Cronaca

JESI Ex Giuseppine: 5 posti per disabili lievi con l’eredità Cesarini

Avvio della ristrutturazione, al piano terra spazio per la comunità alloggio: il resto dei proventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

JESI, 12 gennaio 2022 – Una Comunità alloggio per persone con lieve disabilità sarà ospitata alle ex Giuseppine, al piano terra del complesso di Piazza Pergolesi.

Lavori iniziati da qualche giorno, l’immobile è quello individuato per dare seguito alle volontà testamentarie di Daniela Cesarini, disabile, deceduta nel 2013, che ha donato tutto al Comune di Jesi. Una struttura «per disabili soli o con famiglie che non possono assisterli vicino al centro per agevolare la partecipazione e l’autonomia», si legge nel testamento dell’ex assessora comunista.

Da sinistra Enrico Filonzi, Marialuisa Quaglieri, Massimo Bacci, Roberto Renzi, Matteo Marasca e Franco Pesaresi

Un milione circa l’eredità, azioni e immobili, utilizzato per la struttura alle ex Giuseppine e per il resto «sarà investito sull’abbattimento delle barriere architettoniche», ha precisato il sindaco Massimo Bacci, in conferenza stampa, evidenziando come questa scelta significhi aver rispettato «le volontà di Daniela».

«Si completa così la piazza visto che l’edificio era degradato – ha aggiunto l’assessore Roberto Renzi – Ci sarà inoltre un accesso, dalla corte privata interna, per l’abside della chiesa di San Nicolò».

Soddisfatta anche l’assessora Marialuisa Quaglieri: «Grande condivisione di intenti con gli eredi. “Dare attenzione alle persone con disabilità” è il messaggio che ci ha lasciato Daniela».

«Abbiamo verificato i requisiti della struttura a norma di legge – ha spiegato Franco Pesaresi, direttore dell‘Asp che si occuperà della gestione -. Ospiterà cinque maggiorenni che non richiedono assistenza continua e che hanno dunque una buona autonomia. La struttura, unica di questo tipo nel nostro ambito, potrebbe essere parzialmente autogestita».

Plauso anche da parte di Matteo Marasca, presidente dell’Asp, e del curatore testamentario, Enrico Filonzi, presente con Sandra Cesarini, la cugina di Daniela.

«Nel testamento non si parla esplicitamente di persone in carrozzina – ha detto Filonzi -. Credo che le volontà di Daniela siano state rispettate».

Non sono mancate le difficoltà per le ex Giuseppine, prima finite all’asta e poi tornate disponibili.

«Partiremo con il rifacimento di solai e fondazioni – ha spiegato Marco Spendolini di Apotema Costruzioni che segue il cantiere -, saranno rafforzati i muri portanti, e sistemate le rifiniture esterne per armonizzare l’immobile alla piazza. Al Comune rimarrà una sala polifunzionale. Dal portone principale ci sarà un ingresso sempre aperto per vedere l’abside della chiesa e per gli appartamenti si entrerà qualche metro prima».

Una struttura per disabili lievi ma che può ospitare «anche persone in carrozzina», ha specificato Pesaresi, mentre il resto si compone di 11 appartamenti da vendere. Del milione ereditato, 129 mila euro circa sono serviti per l’acquisto degli spazi e 380 quelli preventivati per la ristrutturazione, il resto daranno seguito al Peba.

Eleonora Dottori

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