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Jesi Fontedamo, verso il totale svuotamento?

Le proposte di un possibile nuovo uso del centro polifunzionale, tra cui farne una struttura di appoggio per Amazon

JesiFontedamo è quella straordinaria costruzione a nord-est di Jesi che fino a un decennio fa era il Centro direzionale della ex Banca Marche. Passò poi ad Ubi Banca e quindi a Intesa Sanpaolo, oggi proprietaria della medesima.


Corre voce all’interno del sindacato che Intesa intende concentrare tutta la sua attività presso l’Esagono, ex centro direzionale della Popolare. Viene da pensare quanto rilevante ed efficace sia stata l’iniziativa jesina se nel secolo scorso si era data queste due opere così funzionali e tali da sottolineare le nostre capacità bancarie.

Tutto assorbito dal Nord! Per la politica dittatoriale della Banca d’Italia e per le nostre responsabilità.


A chi è interessato allo sviluppo economico-sociale della nostra Vallesina, viene naturale che si chieda quale fine farà Fontedamo, un centro tuttora super-funzionale per ospitare attività di vario genere. Dalla digitalizzazione, alla ricerca, alla sanità, ad iniziative di carattere espositivo e propagandistico dei diversi settori artigianali, industriali, agricoli, artistici delle Marche.

Naturalmente rimane un edificio totalmente interessante per uffici privati e per ditte che lì possono trovare spazi adeguati.


Parlo da jesino che ama le sue opere del passato e che le ha viste nascere e crescere con evidente soddisfazione per le nostra capacità imprenditoriali. Un tempo! Tutto passato!

Intesa Sanpaolo ha tutto l’interesse a non lasciare vuoto Fontedamo perché finirebbe alla malora, quando in realtà potrebbe essere fonte di ottimi investimenti.

Nessuno intende suggerire niente a chi ci ha assorbito, quasi a dimostrare le sue maggiori capacità rispetto alle nostre. E tuttavia io mi sento di partecipare alla ricerca di un possibile nuovo uso di Fontedamo.

La prima cosa che mi viene in mente è quella di proporlo ad Amazon come suo punto di appoggio soprattutto per servizi a latere di vario genere.


Certo, tutti sappiamo che il centro in costruzione nasce con tutte le sue funzionalità e con la sua totale indipendenza.

Ma questo non vuol dire che, data la ottima ubicazione rispetto alla struttura Amazon (a un km in linea d’aria), nel tempo le esigenze potrebbero crescere e Fontedamo potrebbe diventare una soluzione ideale.

Certo, sarà Intesa Sanpaolo che si darà da fare per affittare il tutto o parte di esso a non so quali imprese o società. D’altra parte è certo che le esigenze bancarie non terneranno a rivalutare come banche quanto abbandonano oggi perché il digitale sta spingendo sempre più alla chiusura di tanti sportelli di periferia e altro ancora. Per ovvi motivi.


Voglio solo dire, a mo’ di conclusione, che non dobbiamo trascurare le possibilità che Fontedamo possa essere utile anche per una impresa della rilevanza di Amazon.

Vittorio Massaccesi

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