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Cronaca

JESI Furbetti dei buoni spesa: «Fate in tempo a ritirare le domande»

Ottocento quelle arrivate all’Asp ma tra le richieste anche quelle di chi non ne ha diritto: individuate dichiarazioni false e anomalie

JESI, 15 dicembre 2021 – Sono circa 800 le domande già pervenute all’Asp Ambito 9, tramite l’apposita piattaforma online, per accedere ai buoni spesa alimentari da parte di cittadini residenti a Jesi e negli altri 9 Comuni che hanno delegato all’Azienda tale servizio, vale a dire Castelbellino, Castelplanio, Cingoli, Filottrano, Maiolati, Mergo, Monsano, Monte Roberto e Santa Maria Nuova.

La consegna dei buoni spesa del 2020

E da un primo esame è emerso che diverse persone, pur di ottenere il beneficio, stanno fornendo dichiarazioni non veritiere o comunque anomale circa la propria situazione lavorativa che rappresenta il requisito principale per l’accesso ai buoni spesa.

A tal fine l’Asp (nella foto in primo piano la sede di Villa Borgognoni) ricorda che tutte le autodichiarazioni presentate vengono trasmesse alla Guardia di Finanza per i relativi accertamenti e, laddove fossero mendaci, oltre a non dare diritto al buono spesa alimentare, sono perseguibili a norma di legge. La stessa Asp informa che tramite la piattaforma on line è possibile ritirare la domanda.

In particolare, va ricordato che gli unici soggetti titolati a beneficiare dei buoni spesa alimentari sono in via prioritaria le famiglie monoreddito dove il lavoratore – titolare di partita Iva o con contratto di prestazione occasionale, stagionale o intermittenza – abbia sospeso o ridotto la propria attività a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19 oppure che, per lo stesso motivo, sia disoccupato o in cassa integrazione e infine i nuclei familiari già in carico ai servizi sociali. Possono presentare richiesta anche i cittadini beneficiari di reddito di cittadinanza o altre forme di sostegno pubblico, ma si darà priorità a chi tale sostegno non lo riceve.

Il buono spesa alimentare, il cui valore varia da 150 a 450 euro a seconda della composizione del nucleo familiare, viene erogato attraverso un voucher elettronico che verrà comunicato al beneficiario sulla base delle valutazioni del servizio sociale dell’Asp e fino a esaurimento dei fondi. Per questo nuovo bando le risorse a disposizione sono minori rispetto al passato, sia per una decurtazione di quanto assegnato dal governo, sia per la scelta dell’Asp di destinare il 40% dei fondi ai buoni pasti alimentari e il restante 60% al sostegno al pagamento di canoni di locazione o utenze con un bando che sarà pubblicato nel 2022.

Tanto per fare un esempio, solo per Jesi le risorse ammontano a circa 65 mila euro contro i 218 mila del precedente stanziamento. Ed anche tale scenario ha portato il personale Asp
ad avere fin da subito un supplemento di attenzione nella valutazione delle domande, consentendo di accertare immediatamente diverse anomalie e assicurandosi che possa beneficiare del buono spesa chi effettivamente si trovi in una situazione di difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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