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JESI GUERRA DI PRINCIPIO SUL CONTRIBUTO DEL COMUNE ALLA MARCIA DELLA PACE DI DOMENICA

comune di Jesi

JESI, 4 ottobre 2018 – La Marcia della Pace Perugia- Assisi rischia di diventare una guerra, se non altro, di principio.
Lo stesso Samuele Animali di Jesi in Comune – Laboratorio Sinistra nello scorso Consiglio comunale, tramite una mozione, chiedeva al Comune di stanziare 500 euro di contributo per il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti civili, ente che si occupa dell’organizzazione della Marcia della Pace. Il contributo era richiesto a tutti i Comuni che in qualche modo volessero entrare a far parte del grande ente organizzatore.
Un’adesione, economica, seppur simbolica e un impegno dichiarato alla realizzazione della Marcia.

La maggioranza, dal canto suo, aveva risposto con un emendamento che di fatto sosteneva che il Comune sarebbe stato disponibile ad elargire alla Consulta per la Pace di Jesi , la somma di 500 euro per la spesa di trasporto (autobus) che avrebbe accompagnato i cittadini interessati a partecipare, a Perugia domenica 7 ottobre.

«Un contributo che avrebbe facilitato la partecipazione dei concittadini», secondo la maggioranza.

«Un emendamento che snaturava la proposta avanzata da Jesi in Comune che invece chiedeva l’adesione del Comune alla marcia partecipando alle spese organizzative dell’ente»  secondo Samuele Animali.

In effetti, la proposta di Jesi in Comune è stata bocciata da tutta l’opposizione, unica eccezione è stata quella di Marco Giampaoletti di Insieme Civico che ha preferito astenersi.

Infine è stata proposta dalla maggioranza una risoluzione nella quale viene erogato un contributo alla Consulta per la Pace, sempre di 500 euro, «per agevolare la partecipazione alla marcia». Questa risoluzione è stata approvata all’unanimità.

Oggi poi, leggendo i verbali della Consulta per la Pace dello scorso 4 settembre, si nota come già da tempo l’Amministrazione comunale avesse già deciso di stanziare i 500 euro per il trasporto e non per l’adesione al Progetto del Coordinamento Nazionale. La votazione in Consiglio comunale promossa da Jesi in Comune aveva un destino già scritto, il 4 settembre, per la precisione.

Inoltre,  dagli stessi verbali risulta che le 500 donate dal Comune alla Consulta per la Pace, verranno girate, con tutta probabilità, all’ente organizzatore della Marcia, visto che per il trasporto ci si è già organizzati con una quota di 10 euro a partecipante. Non avrebbe potuto allora donarle il Comune stesso all’Ente? Una presa di posizione, una guerra di principii o come recitava una canzone di qualche anno fa,“Non importa se vinco ma Tu perderai”?...

(c.ade.)

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