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Cronaca

Jesi I colori dell’inclusione, in Piazza della Repubblica la Giornata del Rifugiato

Anche la nostra città ha celebrato la ricorrenza di carattere mondiale: ieri pomeriggio i laboratori e i giochi per bambini in vista della serata al Teatro Pergolesi, con le testimonianze di chi ce l’ha fatta

Jesi – Un pomeriggio all’insegna dei colori dell’integrazione quello di ieri, in Piazza della Repubblica, con il quale il Comune ha voluto celebrare la Giornata mondiale del rifugiato con attività ludiche e laboratori per bambini a cui ha fatto seguito l’appuntamento delle 21 al Teatro Pergolesi, con le testimonianze dei rifugiati che ce l’hanno fatta, scappando dalla guerra o da condizioni di estrema povertà e trovando in Italia, proprio a Jesi, una nuova casa, lavoro e amicizie, le condizioni per riprendersi la dignità della propria vita.

«Con questa iniziativa cerchiamo tutti gli anni di fare il punto sullo stato di integrazione nel nostro territorio – ha spiegato El Mostafa Drissi, coordinatore della Consulta per la pace del Comune di Jesi e operatore della Cooss Marche -. Festeggiamo l’importanza dell’integrazione e le storie di chi ce l’ha fatta. Che scappando dal proprio Paese ha rischiato tutto e qui si è ricostruito una vita».

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Lo dice indicando un giovane nigeriano che passa con la bicicletta e lo saluta, di ritorno dal lavoro, e una coppia che passeggia tra gli stand della piazza, scappati da Kabul, lui lavorava all’aeroporto della caputale afghana, lei faceva la biologa, qua dovranno reinventarsi una vita.

In Piazza della Repubblica tanti bambini di nazionalità diverse hanno condiviso gli spazi dedicati ai giochi come in una grande famiglia allargata, presenti gli stand dei Vip Clown Vallesina e i laboratori del Museo Stupor Mundi Federico II, e anche gli stand delle cooperative che aderiscono al progetto Sai “Ancona provincia d’asilo”, per l’accoglienza dei rifugiati, l’assistenza e l’inserimento nel territorio.

Un’iniziativa promossa dal Comune di Jesi con Asp Ambito 9, e coinvolge le cooperative sociali Vivere Verde Onlus in qualità di capofila, Cooss Marche Onlus, Polo 9 e Anolf Marche. Prima in Italia per numero di Comuni coinvolti e terzo per numero di posti in accoglienza rivolti a categoria ordinari (uomini, donne, famiglie).

El Mostafa Drissi

«Un progetto diffuso capillarmente sul territorio – ha spiegato El Mostafa Drissi – che coinvolge 23 Comuni aderenti, da Fabriano a Loreto, ognuno mette a disposizione appartamenti per accogliere i rifugiati, un’accoglienza che si sviluppa a 360 gradi, fornendo non solo l’alloggio ma anche tutti i beni di prima necessità, l’assistenza sanitaria e psicologica, l’orientamento scolastico e lavorativo, corsi di formazione per chi dovrà cercarsi lavoro».

«Fino all‘inserimento nelle aziende del territorio con tirocini formativi e successiva assunzione, passaggi in cui il rifugiato viene assistito anche economicamente fino a che non prende il volo e si costruisce un reddito autonomo».

«Attualmente i rifugiati presenti in numero maggiore sono gli afghani e gli ucraini, di solito chi scappa dal proprio Paese viene in Italia per ricostruirsi una vita qua o ripartire per un altro Paese europeo. Per gli ucraini è diverso, loro nutrono la speranza di poter fare ritorno in patria e ricostruire le loro città».

«Siamo orgogliosi di questo progetto che rappresenta un’eccellenza del territorio. Un progetto di integrazione che parte da qui, dai nostri bambini che rappresentano il futuro di questo Paese», ha concluso soddisfatto Mostafa Drissi.

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