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JESI La Stagione Lirica specchio di un Teatro dalle sfide vincenti

Una delle poche in Italia a ripartire dal chiuso, il via domani 17 ottobre e domenica 18 con il balletto “Suite Italienne” e gli intermezzi per musica “Lesbina e Milo”

JESI, 16 ottobre 2020 – Rispettando tutte le regole anti-contagio e in piena sicurezza per lavoratori e spettatori, al via la 53esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi, domani sabato 17 ottobre ore 20.30 e domenica 18 ottobre ore 16, con il dittico “Suite Italienne” e “Lesbina e Milo”, due prime esecuzioni per un viaggio nel ‘700 napoletano, con un Pulcinella che danza sulle note di Igor Stravinskij, e la prima moderna degli intermezzi in musica del 1707, di Giuseppe Vignola, tra scene buffe, schermaglie amorose e corteggiamenti.

Da sinistra: Carrara, Bacci, Chiatti e Testadiferro

«Capacità innovativa del nostro teatro, una sfida che abbiamo raccolto e lanciato – il commento di Lucia Chiatti, direttore della Fondazione Pergolesi Spontini -. La nostra capacità produttiva è una carta vincente».

Saluti del Comune di Maiolati Spontini da parte dell’assessora Beatrice Testadiferro che ha sottolineato la «grande dedizione di tutte le persone che lavorano dietro ogni spettacolo».

«Una sfida “matta” – l’ha definita il direttore artistico, Cristian Carrara -. Dovevamo pensare a qualcosa di nuovo ed è venuta fuori tutta la creatività di questo teatro».

«La Fondazione ha resistito davvero in momenti difficili – il commento del sindaco Massimo Bacci -. Spetta a me valorizzare questo lavoro a livello politico locale e regionale in modo garbato ma deciso, mi impegno a fare questo da ora sino alla fine del mandato».

La regista Deda Colonna

In occasione dei 100 anni dalla prima rappresentazione del balletto “Pulcinella” di Igor Stravinskij, balletto costruito su arie del ‘700 napoletano, tra cui alcune di Pergolesi, il Teatro Pergolesi propone a inizio di serata una nuova coreografia, per due danzatori, un viaggio dal tocco fiabesco che svela la figura enigmatica di Pulcinella: stupido e furbo, demone e angelo, saggio e sciocco.

A danzare sulle note della celebre musica di “Suite Italienne” per violoncello e pianoforte di Igor Stravinskij del 1932, sono gli stessi coreografi Sasha Riva e Simone Repele: formatisi entrambi all’Accademia del Balletto di Amburgo, i due danzatori hanno fatto parte del Balletto di Ginevra e sono regolarmente ospiti di gala e festival internazionali dove interpretano loro  creazioni  e di altri autori.

«Orgogliosi di lavorare qui – hanno detto Riva e Repele -. Nei personaggi l’apetto umano e misterioso si fondono».

Di primo piano e pluripremiati i musicisti, con il violoncellista Riccardo Pes e il pianista Andrea Boscutti.

Una curiosità: i costumi sono firmati di Anna Biagiotti, ma quello di Pulcinella porta la firma nientemeno che di Pablo Picasso che disegnò scene e costumi per il balletto “Pulcinella” di Léonide Massine su musica di Stravinskij per i Ballets Russes di Serghei Diaghilev (1920). Co-produzione con Daniele Cipriani Entertainment.

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Da sinistra Carrara, Bacci e Chiatti

La seconda parte della serata vede la prima esecuzione in epoca moderna di “Lesbina e Milo” del compositore napoletano Giuseppe Vignola (1662-1712).

Una serie di scene comiche, composte agli inizi del ‘700, originariamente inserite nell’opera “La fede tradita e vendicata” di Francesco Gasparini.

Una partitura, quella di Vignola, che rappresenta un esempio interessante di quella che diverrà poi la forma dell’Intermezzo buffo, di cui “La Serva Padrona” di Pergolesi sarà esempio mirabile. Nella rappresentazione del cartellone lirico jesino, le scene comiche di “Lesbina e Milo” non sono proposte al pubblico nell’originale contesto del dramma serio, ma tra le pieghe di musica di autori di scuola napoletana, i Concerti per Violoncello, archi e basso continuo di Nicola Fiorenza e Nicola Antonio Porpora.

Gli intermezzi sono proposti nella revisione critica a cura di Maria Chiara Olmetti. La direzione è affidata a Marco Feruglio sul podio della Form, Orchestra Filarmonica Marchigiana, scene Benito Leonori, light designer Alessandro Carletti; cantano il soprano Giulia Bolcato nel ruolo di Lesbina, e il tenore Alberto Allegrezza – originario di Corinaldo – in quello di Milo.

La regia è di Deda Colonna: «Profusione di talenti in questo teatro che va avanti con grande coraggio».

Dopo il periodo del lockdown, il Teatro Pergolesi di Jesi ha riaperto i battenti già dallo scorso mese di giugno, e da settembre con il Festival Pergolesi Spontini ha proposto al pubblico numerosi spettacoli di teatro musicale e concerti.

La 53esima Stagione Lirica di Tradizione – in scena da ottobre a dicembre con cinque titoli di teatro musicale – è, ad oggi, una delle poche stagioni liriche in Italia a ripartire al chiuso e con allestimenti di teatro musicale tutti in forma scenica; molte le nuove produzioni, i debutti e le nuove commissioni.

(e.d.)

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