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Jesi Le “Insolite Frequenze” di Andrea Esposto

Inaugurazione mostra fotografica (17.30) a Palazzo dei Convegni, il ricavato delle vendita alla Fattoria dei Sogni «perchè sono i piccoli gesti a fare la differenza»

Jesi, 17 gennaio 2023L’essere umano crede che esista solo ciò che siamo in grado d’individuare, solo ciò che riesce a sentire o riesce a vedere, ma in realtà esistono suoni che l’uomo non riesce a percepire e colori che l’occhio non riesce a vedere. La nostra vista è parziale e incompleta. 

Per quanto riguarda la luce, l’occhio umano riesce solo a percepire una lunghezza d’onda limitata rispetto al più ampio spettro luminoso e precisamente quella parte di frequenza che va dai 400 nm ai 700 nm (dal viola al rosso), dove ritroviamo i colori dell’arcobaleno. Appena prima esistono le frequenze dell’ultravioletto e oltre i 700nm troviamo le frequenze dell’infrarosso.

«Il mio genere fotografico è la fotografia a infrarossi e può essere eseguita con specifica pellicola o con una fotocamera digitale adeguatamente modificata». 

Andrea Esposto inaugura oggi, ore 17 a Palazzo dei Convegni, la sua mostra fotografica Insolite Frequenze

Gli scatti, grazie a tali frequenze ritraggono paesaggi che sembrano usciti da un racconto fantasy, conferendo colori e atmosfere surreali, onirici, dall’alto contrasto e dal fascino magnetico. Così prati, alberi, cielo e corsi d’acqua non appariranno più come in realtà li percepiamo. 

Il risultato di uno scatto all’infrarosso è imprevedibile perché rivela frequenze e radiazioni luminose a noi invisibili e ogni scatto non è mai uguale all’altro dal momento che, in ogni fase dell’anno e della giornata, l’irraggiamento infrarosso cambia e ciò che apparirà in post produzione sarà sempre inaspettato e imprevedibile andando oltre i nostri sensi, alterando le nostre percezioni visive.

«In tanti mi chiedono – spiega Andrea Esposto- perché io scatti con questa tecnica, lo faccio perché mi piace vedere e mostrare ciò che in condizioni normali non sarebbe possibile vedere, trasformando il mondo che ci circonda in qualcosa di unico».  

«Sono venuto a conoscenza del progetto di Selena Abatelli, la Fattoria dei Sogni, un luogo inclusivo, immerso nella natura, dove non esistono barriere, non esistono differenze, dove esiste solo il desiderio di stare insieme, nella natura e nell’incontro con gli animali, vittime spesso di abbandono per le loro imperfezioni e disabilità. Nella fattoria trovano la loro seconda casa ragazzi coraggiosi e forti che hanno fatto di quella che molti chiamano disabilità la loro forza e voglia di vivere. Ragazzi che all’interno della fattoria hanno trovato una seconda casa dove attraverso la pet terapy, orto terapia e molte altre attività a loro dedicate sviluppano le capacità cognitive, motorie, comunicative, emotive, sociali».

«Un luogo fantastico che riesce a sostenersi grazie alla dedizione e agli sforzi di Selena e soprattutto grazie alle donazioni».

«Ed è proprio per questo motivo che ho deciso, nel mio piccolo, di dare una mano, per il nobile sogno di Selena, a questo piccolo mondo invisibile, donando tutte le foto, esposte in mostra, alla Fattoria dei Sogni e far sì che il ricavato delle vendite possa portare un flebile raggio di sole in quel magico luogo, affinché tutti quegli stupendi, piccoli grandi uomini possano continuare a socializzare, attraverso il gioco, il canto, il disegno, a crescere e sviluppare la loro autonomia».

«È solo un piccolo gesto, ma credo che siano proprio i piccoli gesti a fare la differenza e a trasformare un sogno in una grande realtà a disposizione di chiunque possa averne bisogno»

La mostra rimarrà aperta sino a lunedì 23 gennaio.

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