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Jesi Libri scolastici, la caccia all’usato sicuro

La “processione” in Corso Matteotti per vendere e acquistare i testi, «cerchiamo di far risparmiare le famiglie», intorno ai 350 euro la spesa pro capite per l’acquisto del nuovo

Jesi – Come ogni anno inizia la lunga processione dei ragazzi, in Corso Matteotti, per portare in libreria i testi dell’appena concluso anno scolastico e cercare di trovarne dei nuovi, o usati ma in buono stato.

Così spiega Catalin Damascan, che sotto la guida di Alfonso Baldini, compagno di studi, ha aperto l’attività nel 2020 in Corso Matteotti per l’acquisto e la rivendita di libri scolastici.

«Quando ho aperto, 3 anni fa, sapevo che questa attività era svolta, con modalità diverse ma simili su alcuni aspetti, dalla parrocchia di San Giuseppe che per anni è stata punto d’incontro per tanti studenti e famiglie della Vallesina – racconta -, ma proprio nel 2020 con l’arrivo del Covid la parrocchia smise di fare questo servizio e quindi moltissimi studenti si sono rivolti a noi da tutta la zona con un afflusso davvero importante».

«Tanto che ho dovuto assumere personale per farmi aiutare ad accogliere e smistare la grande mole di libri che ogni giorno entravano, già dalla mattina presto la gente si metteva in fila in attesa dall’apertura, e così per tutto il giorno».

In effetti la differenza sostanziale tra l’attività di Catalin dalla citata parrocchia, è che il pagamento dei libri non è in compra-vendita, ma immediato ed è stimato per un valore del 25% del prezzo di copertina. Mentre il risparmio su ogni libro acquistato si aggira sul 40%. Un grande aiuto per le famiglie. 

«Quel che più mi piace è poter dare una mano alle famiglie – sottolinea Damascan – basti pensare che la spesa annua pro capite per i libri scolastici è di circa 300/350 euro a studente e chi ha più di un figlio rischia di spendere un intero stipendio. Il mio è un lavoro che svolgo con passione nell’ottica di affiancare lo studente».

«Molto spesso, infatti, confronto i libri adottati con quelli dell’anno precedente e, se i contenuti sono i medesimi ma cambia solo il codice li consiglio comunque al ragazzo, che poi decide in autonomia, se comprarli usati o no, qui o altrove. Facciamo un check comparativo tra le edizioni».

«Tramite un network di librerie sono in grado di recuperare libri, anche usati, presso altre librerie, inoltre – conclude Catalin –  capita spesso che un ragazzo iscritto a una scuola a settembre, cambi istituto tra novembre e dicembre, in quel caso riprendo indietro tutti i libri acquistati e gli fornisco i libri per la nuova scuola in un brevissimo lasso di tempo così da poter garantire una continuità scolastica».

«Una curiosità per tutte. In alcune scuole a indirizzo tecnico c’è una recente tendenza a usare pochissimo o quasi per nulla i testi scolastici, in quanto i professori preparano slide e schede tecniche per gli studenti che in qualche caso non acquistano neanche il testo».

Mentre i libri più nuovi, talvolta neanche aperti, sono quelli di religione ed educazione fisica. I più usati sono quelli di materie umanistiche. I vocabolari, invece, sono i più costosi e al contempo necessari, ad esempio per il Liceo Classico. 

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