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Cronaca

JESI Liguori: «Potenziamento linee vaccinali a scapito delle prestazioni cliniche»

Il responsabile del Tribunale del malato in merito alla dichiarazione dell’assessore regionale Saltamartini che ha annunciato la diminuzione di alcune prestazioni ospedaliere

JESI, 30 dicembre 2021Dura presa di posizione di Pasquale Liguori dopo le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, circa l’intenzione di potenziare le linee vaccinali con medici dei reparti ospedalieri.

«Al 31 gennaio 2022 – ha spiegato l’assessore a margine del Consiglio regionale di ieri che si è occupato del bilancio di previsione della regione 20022-2024 e del Defr, il Documento di economia e finanza regionale – dovremmo somministrare 444mila dosi booster, il che comporterà un‘organizzazione imponente, una organizzazione che comporterà, come costo, la diminuzione delle prestazioni cliniche per alcune operazioni chirurgiche, Tac e risonanze magnetiche, in quanto il personale impiegato nei Centri vaccinali sarà quello di reparto ospedaliero».

Pasquale Liguori

«L’assessore Saltamartini ne ha sparata un’altra delle sue che ci lascia davvero stupiti ma anche preoccupati – spiega Liguori -. A proposito di potenziamento delle linee vaccinali l’assessore ha dichiarato che nel mese di gennaio riorganizzerà il sistema nientepopodimeno che chiamando ai centri vaccinali i medici dei reparti ospedalieri, con conseguente riduzione delle prestazioni cliniche relative a interventi chirurgici, tac e risonanze magnetiche».

«Ricordiamo che soltanto qualche mese fa aveva dichiarato che anche per la carenza di organico del pronto soccorso avrebbe utilizzato i medici delle unità operative».

Liguori evidenzia i disagi riscontrati fino ad ora.

«Fermo restando che tale riorganizzazione arriva soltanto adesso in piena quarta ondata di Covid, dopo che i cittadini hanno dovuto subire tanti disagi e lunghe attese per fare il vaccino, noi restiamo basiti da queste affermazioni e ci chiediamo in che mondo viva l’assessore, forse pensa di avere un esercito di medici ospedalieri che può gestire a suo piacimento, a seconda di come lui si sveglia al mattino. Tutti sono a conoscenza delle gravi carenze di organico dei reparti ospedalieri, tutti conosciamo le difficoltà che ha il pronto soccorso di ricoverare i nostri anziani con pluripatologie costretti ad attendere per giorni in pronto soccorso perché non trovano un posto in reparto, tutti si rendono conto dello stato di stress in cui versano i medici ospedalieri a cui non si può chiedere più di quello che hanno dato in questa pandemia, tutti tranne l’assessore».

Quindi la richiesta: «Quello che invece Saltamartini ci dovrebbe dire è perché non si assume personale, perché, per esempio, non si remunerano i medici in pensione per utilizzarli negli hub vaccinali, perché non si chiede collaborazione ai medici militari. Ci piacerebbe, infine, sapere se Presidente e Giunta condividano le dichiarazioni di Saltamartini, se così fosse ci dovremmo preoccupare molto seriamente per il futuro della nostra sanità regionale».

(e.d.)                                     

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