Jesi “Manovre di salvavita pediatriche”, successo per l’iniziativa della Cri

Jesi – Prevenzione. È la parola chiave che può fare la differenza. Ne sanno qualcosa i volontari della Croce Rossa Comitato di Jesi, protagonisti dell’evento organizzato congiuntamente con il Rotary Club Federico II e il Soroptimist Club. Titolo dell’incontro, di scena nella splendida Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti, domenica scorsa 21 aprile, “Manovre di salvavita pediatriche”.

Numerose le persone che hanno partecipato, tra cui la presidente del Rotary Club Federico II, Roberta Carotti, e le soroptimiste Micaela Quaresima, Iolita Margarucci, Valeria Cupis, Anna Rita Righi, Ilaria Ferrini, Anna Maria Franconi e Maria Felicita Triccoli, nonché la presidente Soroptimist Jesi Paola Zega, intervenuta nella duplice veste di istruttrice di primo soccorso della Croce Rossa e relatrice. Tanti anche i nonni e i genitori con bimbi al seguito.

Due le fasi che hanno scandito il pomeriggio: nella prima, teorica, hanno preso la parola Paolo Senesi, pediatra, che ha relazionato sulle tipologie di pericoli più comuni per i bambini, e a seguire Umberto Romagnoli, odontoiatra, che ha parlato dei traumi dentali.

Ha concluso la parte dedicata alla teoria l’istruttrice Paola Zega, che ha spiegato, con l’aiuto di alcune slide, i gesti di salvataggio e le manovre pediatriche di disostruzione.

La seconda parte ha visto in azione i volontari della Croce Rossa, Laura Di Santo, Domenico Ronchi e la stessa Paola Zega, e l’ostetrica Ilaria Ferrini del Soroptimist Club Jesi, che hanno dimostrato, con l’utilizzo di tre diversi manichini, come trattare le ostruzioni delle vie aeree nei vari gruppi di età (lattante, bambino e adulto).

Il pubblico ha partecipato attivamente ponendo domande su come prevenire il soffocamento da corpo estraneo e sulle tecniche di primo soccorso.

Un’iniziativa importante per Paola Zega, delegata Area Salute della Cri di Jesi.

«Anche la Cri, a livello nazionale, promuove da anni il progetto Manovre salvavita pediatriche – ha spiegato -, il cui unico scopo è sconfiggere il non sapere affinché queste morti vengano azzerate. Tutta la popolazione è destinataria di questo progetto, nessuno escluso. Solo con la conoscenza le persone agiranno senza paura e sicure di se stesse».