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Cronaca

Jesi “Notte di lacrime e preghiere”, maturandi insieme prima dell’esame – Video

Il grande cerchio di abbracci ieri sera ai giardini pubblici sulle note di Venditti per sfatare le paure della maturità, stamattina l’augurio del Sindaco «una prova che apre una nuova fase del vostro cammino»

Jesi – Ancora una notte insieme prima di compiere il grande salto: gli esami di maturità iniziati proprio oggi. Poi via, ad intraprendere ognuno la propria strada, costellata di sogni e passioni da realizzare.

Ieri sera hanno voluto celebrare così, i maturandi jesini, la notte prima degli esami, sulle note di Antonello Venditti, ai giardini pubblici di Viale Cavallotti, uniti in un grande cerchio fatto di braccia intrecciate, sguardi emozionati ma pieni di vita di chi vuole condividere coi compagni di scuola anche il coraggio per affrontare questa nuova sfida.

E’ questo il rito speciale di in bocca al lupo con il quale i giovani jesini hanno scelto di sfatare le paure, quelle che precedono le grandi prove. Erano oltre 300 ieri sera a riempire di voci i giardini pubblici.

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Un rito collaudato già lo scorso anno, grazie all’idea di Mirco Cerioni fondatore de Le Bollicine – Vasco Rossi Tribute, band di ventennale esperienza, supportato da Simone Mondati, dell’agenzia O71 e anche lui fondatore della band, con la complicità dell’entusiasta Matteo Montesi dello chalet sBARello.

Va chiudendosi un quinquennio nel quale di prove questi maturandi ne hanno affrontate già tante, prima fra tutte una pandemia lunga due anni che li ha profondamente toccati nelle relazioni sociali. Oggi però i loro sguardi sono tornati a brillare.

Sono 13.700 in tutte le Marche gli studenti chiamati ad affrontare la maturità dell’anno scolastico 2022/2023, 4.000 quelli nella provincia di Ancona.

A rivolgere uno speciale saluto ai maturandi, stamattina, anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

«Si tratta di una prova importante che sono certo saprete affrontare al meglio, aprendo così una nuova fase del vostro cammino», poi il ringraziamento ai docenti e alle docenti «per l’impegno costante nello svolgere il loro lavoro, un compito delicato e importante».

«Ho avuto l’idea di una serata del genere durante la pandemia – ha raccontato Mirco Cerioni de Le Bollicine – ma abbiamo potuto realizzarla solo lo scorso anno, in tutti noi c’era la voglia di tornare a uscire e abbracciarsi, poi il resto lo hanno fatto i ragazzi, con un grande raduno spontaneo che quest’anno ha raddoppiato i partecipanti, un modo per liberare l’ansia e non pensare solo alla paura dell’esame».

Oggi per questa bella gioventù «si accendono le luci sul palco», come dice Venditti nella sua celebre canzone, una giornata che ricorderanno per sempre, così come la notte prima degli esami.

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